Il rapporto tra italiani e social: una nazione di 44 milioni di utenti

Una vera e propria nazione di utenti. Sono 44 milioni, infatti gli italiani che usano in social (e che in meedia lo fanno per oltre un’ora e mezza al giorno). Una nazione più popolosa di tutta la Polonia, quasi il quadruplo di Grecia, Portogallo e Repubblica Ceca, e cinque volte tanto la Norvegia, la Croazia e l’Irlanda.

Sono questi i dati contenuti in Digital 2023, il report annuale di We Are Social, che spiega anche come ci siano oltre 50 milioni di utenti connessi a internet e più di 78 milioni di connessioni mobile. Il tempo speso sui social è, precisamente, di 1 ora e 48 minuti, più di quello speso per la lettura di notizie (1h e 22 min) ma meno rispetto alla navigazione generale (5h e 55 min). Non è di certo un caso, insomma, se il 72% degli utenti spiega di stare su internet per trovare informazioni, mentre 1 italiano su 2 usa il web per stare in contatto con famigliari e amici e il 44% per acquistare.

Dati che non possono passare inosservati e che devono essere studiati anche dall’economia. Lo sanno bene nel settore del gambling online, dove da qualche anno si è puntato forte sui social casinò: si tratta di una via di mezzo tra social network e casinò online in cui conoscere amici, parlare, chattare ma anche scommettere, giocare e divertirsi. Questa tendenza non solo riflette il crescente interesse verso forme di intrattenimento digitale integrate, ma apre anche nuove prospettive per il marketing e la fidelizzazione della clientela, sottolineando l’importanza di un approccio olistico nel settore del gioco online.

Stare insieme è infatti un aspetto fondamentale dell’utilizzo dei social, scelti in maniera eterogenea in tutte le fasce anagrafiche. Se i cosiddetti boomers scelgono ancora Facebook come principale piattaforma di socializzazione, i Millennials sono quelli di Instagram mentre le Gen Z ha fatto suo soprattutto TikTok. Non sembra rientrare in nessuna di queste categorie, invece, la Regione Calabria, che per quanto riguarda i messaggi istituzionali tramite social è all’ultimo posto in Italia. Si legge in questa ricerca, curata da De Rev, dove si sottolinea come la nostra regione non utilizzi Instagram da gennaio 2022, mentre in un anno ha pubblicato appena 5 post su Facebook, senza avere neanche un profilo su X, il vecchio Twitter per intenderci. “Con 20.242 follower e un engagement dello 0,001% – si legge nel report – surclassa in negativo le due Regioni fanalino di coda dell’anno scorso: Valle D’Aosta e Trentino-Alto Adige”. Un dato che deve essere presto rivoluzionato. Per non rimanere fuori dal mondo.


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