Rap, istituito un tavolo permanente con il Comune «Accelerare rivisitazione del contratto di servizio»

La rivisitazione del contratto di servizio della Rap sarà al centro del tavolo di confronto permanente fra i sindacati e Comune di Palermo. La decisione è scaturita oggi al termine di un incontro avvenuto fra le associazioni di categoria Fit Cisl, Uiltrasporti e Filas, il vice sindaco Sergio Marino, e il nuovo assessore comunale alle Partecipate Iolanda Riolo, a seguito di una richiesta di incontro della parti sociali sui temi dell’equilibrio economico-finanziario dell’azienda di piazzetta Cairoli. Secondo i sindacati, infatti, la situazione sarebbe ormai «rischiosa e non più sostenibile» spiegano Dionisio Giordano Fit Cisl, Giovanni Acquaviva Uiltrasporti e Carmelo Giallombardo Filas poiché il Comune è «indietro di 6 mesi nel pagamento nei confronti dell’azienda che vanta un credito di circa 66 milioni di euro». Un ritardo legato «alle difficoltà del Comune in termini di recupero Tari, che si attesta oggi al 45 per cento su 118 milioni, non possono e non devono ricadere, come in passato, sul futuro dell’azienda di piazza Cairoli e dei suoi lavoratori».

Tra gli altri temi ancora da affrontare, il prolungamento del contratto e la rivisitazione dei servizi con l’ingresso del Tmb e la cancellazione di una parte dei servizi di manutenzione delle strade, e l’esigenza di imprimere un’accelerazione agli iter burocratico-amministrativi di competenza regionale per la costruzione della nuova vasca nella discarica di Bellolampo. «Considerata la complessità dei punti da trattare – proseguono -, abbiamo concordato con l’amministrazione comunale di avviare un tavolo di confronto permanente alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, dato che, il servizio di igiene ambientale nella città di Palermo, lo sviluppo industriale della Rap, la solidità finanziaria dell’azienda, la costruzione della settima vasca, sono punti fondamentali anche per la tenuta dei conti del comune di Palermo e per l’efficienza dei servizi alla collettività». 


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Secondo i sindacati la situazione sarebbe ormai «rischiosa e non più sostenibile» poiché l'amministrazione «è indietro di 6 mesi nel pagamento nei confronti dell'azienda che vanta un credito di circa 66 milioni di euro». Un ritardo legato «alle difficoltà in termini di recupero Tari, che si attesta oggi al 45 per cento su 118 milioni»

Secondo i sindacati la situazione sarebbe ormai «rischiosa e non più sostenibile» poiché l'amministrazione «è indietro di 6 mesi nel pagamento nei confronti dell'azienda che vanta un credito di circa 66 milioni di euro». Un ritardo legato «alle difficoltà in termini di recupero Tari, che si attesta oggi al 45 per cento su 118 milioni»

Secondo i sindacati la situazione sarebbe ormai «rischiosa e non più sostenibile» poiché l'amministrazione «è indietro di 6 mesi nel pagamento nei confronti dell'azienda che vanta un credito di circa 66 milioni di euro». Un ritardo legato «alle difficoltà in termini di recupero Tari, che si attesta oggi al 45 per cento su 118 milioni»

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