Randazzo è uno dei 22 Comuni del Catanese che si sta preparando al voto in vista delle elezioni amministrative in primavera. È in quest’ottica che il prossimo mercoledì 21 febbraio verrà sciolta la riserva più importante: quella che riguarda la ricandidatura dell’attuale primo cittadino di Randazzo, Michele Mangione. Il sindaco uscente ha infatti convocato per quella data una conferenza stampa durante la quale dovrebbe rendere note le sue intenzioni. Decisione sulla base della quale si potrebbe costruire tutto il restante quadro politico.
Se Mangione decidesse di fare un passo indietro, potrebbe avere semaforo verde all’interno del Partito democratico locale Nino Grillo. Attuale presidente del consiglio dal 2013 e fino allo scioglimento di qualche mese fa. Il 47enne, con un passato in Articolo 4, ha recentemente sposato la causa del Pd. Non avrà certo vita facile, perché anche altri dell’attuale compagine che ha sostenuto Mangione aspirerebbero alla candidatura. Fra questi anche proprio il suo vice, Gianluca Lanza.
Al momento, fra gli antagonisti dell’attuale amministrazione se ne contano quattro. Il M5s ha già annunciato il proprio candidato: si tratta del dirigente medico Nunzio Mollica. Sessant’anni e nessuna esperienza politica alle spalle. Fra i nomi dei possibili aspiranti alla poltrona di primo cittadino c’è Francesco Sgroi. il 47enne rappresentante di Popolari e autonomisti ex Mpa con un passato da consigliere e da presidente del consiglio comunale che era arrivato secondo, alle spalle di Mangione, durante la scorsa competizione elettorale.
L’area di destra con a capo Forza Italia, potrebbe candidare Francesco Lanza. In passato più volte consigliere comunale e assessore. Fra l’altro, per circa un anno, il 69enne è anche già stato sindaco del Comune medievale. Unica donna in corsa sarebbe Maria Cristina Fioretto. Avvocata 47enne con una esperienza da consigliere comunale alle spalle durata due anni. Fioretto, dopo un periodo passato fuori da Randazzo per lavoro, è prossima a un definitivo rientro. Ad appoggiarla una lista civica. La sfida è già aperta anche se, il futuro primo cittadino più che con gli onori dovrà fare i conti con gli oneri: il Comune ha un totale di circa sette milioni di euro di debiti e diversi contenziosi da risolvere.
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