Luigi La Tragna questa mattina stava raggiungendo Dittaino in bicicletta. Intorno alle 10 una Fiat Punto ha invaso la sua corsia e lo ha travolto, insieme ad uno dei due amici con i quali pedalava, adesso ricoverato in condizioni non gravi. «E' una strada poco frequentata dalle auto, lì ci alleniamo regolarmente», racconta il presidente del Team Bike Cga di Enna Salvo Gatto
Ramacca, morto un ciclista 65enne sulla SS192 «L’auto lo ha travolto dopo una curva cieca»
Luigi La Tragna, ciclista 65 enne di Enna, è morto sul colpo questa mattina intorno alle 10 mentre dopo essere stato investito da una Fiat Punto mentre si allenava con un compagno di squadra del Team Bike Cga di Enna lungo la statale 192 che collega i paesi della valle del Dittaino, tra le province di Catania ed Enna. Il compagno di squadra, un 59enne di Valguarnera Caropepe, ha subito fratture in più parti del corpo, e si trova attualmente ricoverato all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stato trasportato in elisoccorso, ma le sue condizioni non sono gravi. A chiamare i soccorsi è stato un terzo ciclista, che proseguiva con i due a distanza di un centinaio di metri, con i quali si stava dirigendo a Dittaino per incontrare gli altri compagni di squadra. «Ci eravamo visti solo ieri sera, e avevamo deciso di vederci a valle come facciamo spesso d’inverno, visto il clima freddo di Enna a febbraio», racconto il presidente del Team Bike Cga, Salvo Gatto.
L’incidente è avvenuto al chilometro 33 e 500 metri della strada a Libertinia, in territorio di Ramacca. Una strada che corre «parallela all’autostrada A19 da Dittaino ad Agira, e quindi è molto poco frequentata dalle auto: di solito ci sono solo ciclisti e mezzi agricoli», racconta Gatto. La dinamica sembra comunque chiara: la Punto, guidata da un 25enne di Catenanuova che avanzava in direzione di Enna, ha invaso la corsia opposta subito dopo una curva cieca, come ricostruito dai carabinieri di Agira. Da definire, secondo quanto riferito dal comando provinciale dei carabinieri di Enna, restano la velocità alla quale avanzava l’auto e il motivo dell’invasione di corsia: nel tratto di strada il limite di velocità è fissato a 40 chilometri orari, e «ci vorrà qualche giorno per analizzare le tracce di gomma della frenata: l’auto è stata spostata, e quindi è difficile ricostruire la velocità a cui viaggiava», riferisce il maggiore Daniele Puppin, a capo del comando dei carabinieri di Enna.
«Sulla strada – racconta Gatto – è rimasta una grande striscia di gomma causata dalla frenata: l’ipotesi è che, date le condizioni pessime dell’asfalto, il ragazzo abbia allargato la traiettoria per superare un dosso. All’uscita della curva si è ritrovato con i ciclisti davanti, ma non ha fatto in tempo». Il giovane autista, in stato di shock, è stato trasportato anche lui in ambulanza al’ospedale di Enna. Non si tratta, comunque, del primo incidente sulla strada: «Circa tre anni fa – racconta Gatto – mentre eravamo in gruppo sulla strada un giovane è caduto dopo essere stato speronato da un’auto che poi è fuggita. Purtroppo la strada è piena di buche, scivolosa, l’asfalto è in pessime condizioni e speso avvengono incidenti autonomi. Ma finora, visto il poco traffico, è quella che usiamo più spesso in zona. Gli incidenti fanno parte di questa passione, che continua anche quando vengono coinvolti degli amici come oggi», conclude il presidente del Team Bike Cga.