Coltura semina arte è il nome della manifestazione che si è svolta nei giorni scorsi a Santa Croce Camerina. A organizzarlo l'associazione Città Futura. «Il tutto è pensato spontaneamente, proprio perché queste terre di confine non hanno nulla da invidiare alle grandi città europee». Guarda le foto
Ragusa, l’evento che abbina agricoltura e arte «Tanti artisti formati all’estero stanno tornando»
Un evento che ha il sapore della multiculturalità e che ha avuto come colonna sonora la musica dei rap di diverse etnie che hanno intrattenuto il pubblico della prima edizione di Coltura semina Arte, il festival nato a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, e patrocinato, oltre che dal Comune, dall’Avis e dall’istituto paritario Verga di Vittoria, con l’intento di creare integrazione tra le diverse etnie attraverso l’arte.
Due giorni – venerdì 1 e sabato 2 aprile – in cui la biblioteca comunale della città dell’agricoltura è stata invasa da artisti, musica, mostre, concerti e proiezioni video, grazie all’appuntamento promosso dall’associazione culturale Città Futura, di cui è presidente Antonio Mainenti, che racconta come «l’iniziativa nasce dalla voglia e dalla necessità di organizzare a Santa Croce qualcosa di alternativo e valido». Un evento che potesse in qualche modo accostare arte e cultura all’agricoltura, tenendo dunque in considerazione «la vocazione del paese. Come una pianta nasce, cresce e ci nutre – continua Mainenti – lo stesso fanno cultura e arte. Il cibo è il nutrimento del corpo, l’arte dello spirito».
Un concetto semplice che però, denuncia l’organizzatore dell’evento, viene troppo spesso sottovalutato dalla società. «È questo lo spirito che vogliamo condividere e far crescere». Tanti ospiti hanno risposto positivamente portando il loro contributo alla due giorni, come gli artisti sciclitani Sasha Vinci e Mariagrazia Galesi e quelli del collettivo Arte al Movimento, ideato dal bike cafè Movimentocentrale di Siracusa, i Fratelli La Strada, che hanno presentato il loro nuovo album Octopus Vulgaris e il musicista Antonio Mainenti, che ha tenuto il workshop sull’utilizzo di nuovi hardware Piccola Elettronica.
Ma il momento più emozionante è stata l’esibizione hip hop che ha visto alternarsi sul palco, seguendo la formula dell’open mic, rapper di differenti etnie che, nella diversità delle loro origini e delle lingue utilizzate, trovano unione proprio nella musica. «L’associazione Città Futura nasce alcuni anni fa, proponendosi alle elezioni comunali come un movimento di cittadini – racconta il presidente – ma poi è rimasta nel cassetto per qualche anno». Fino a quando, nell’estate 2015, Mainenti ritorna a vivere a Santa Croce Camerina dopo quasi venti anni di assenza. «Insieme ad altre persone volenterose del paese ho pensato di dar vita a una associazione per organizzare eventi innovativi che non siano la solita sfilata estiva, la cover band o qualcosa che rimandi al commissario Montalbano».
«Il tutto è pensato spontaneamente, proprio perché queste terre di confine non hanno nulla da invidiare alle grandi città europee». E ci sono, sottolinea Mainenti, solo nella provincia di Ragusa una quantità di professionisti del settore artistico-culturale che si sono formati nel nord Italia e all’estero e che «ritornano anche dopo vent’anni, perché oggi Berlino e Milano possono essere ovunque. Inoltre nella provincia di Ragusa non manca un certo turismo colto che, come pretende di assaporare del buon cibo, cerca anche attività che non siano solo di intrattenimento». La rassegna, che ha sottolineato il fermento artistico del paese e ne ha regalato un’immagine nuova, non resterà figlia unica, ma vuole essere un punto di partenza per tante iniziative culturali. Tra cui la seconda edizione del festival, che «si farà senza ombra di dubbio» come svela Mainenti. «Nel frattempo – conclude – l’associazione pensa a realizzare qualcosa per i mesi estivi e a condividere idee e progetti con altre associazioni della provincia di Ragusa».