Marco Barbera si trovava in un lido di Capaci con gli amici di una vita per festeggiare il successo di Umberto, uno di loro. Inutili i tentativi di soccorso. Sconvolto il mondo degli scout: «È stato terribile, adesso vogliamo solo stare vicini alla famiglia»
Ragazzo di 24 anni muore durante una festa di laurea «Si era seduto a guardare le stelle, poi si è accasciato»
«Era un ragazzo che non poteva finire mai, alto e robusto, sempre col sorriso sul volto». Marco Barbera aveva 24 anni, è morto ieri durante la festa di laurea del suo migliore amico, Umberto. Erano tutti insieme, ragazzi cresciuti nello stesso gruppo, dal branco degli scout, passando per il reparto, per arrivare infine al clan. Una passione che Marco portava avanti da quando aveva sette anni. Adesso era un capo al reparto. Ieri dopo essere ritornato dal campo estivo era andato a lavorare, era educatore in una casa famiglia e dopo aver trascorso le sue otto ore in comunità si era diretto alla festa, in un lido di Capaci, insieme a tutti i suoi amici di sempre.
Marco si era seduto a guardare le stelle sulla spiaggia, fumando una sigaretta, ma a un certo punto si è accasciato. Tutti i suoi amici hanno capito che c’era qualcosa di strano e hanno immediatamente chiamato aiuto. I gestori del lido e poi i soccorritori del 118 hanno provato a rianimarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Per Marco è stata predisposta un’autopsia domani mattina per conoscere le cause del decesso.
«Era un bambino gioioso e pieno di vita – racconta Rosita Marchese, sua capo branco negli scout – era molto disordinato, metteva i vestiti sporchi insieme a quelli puliti nello zaino, ma era troppo simpatico e faceva ridere tutti, la sua famiglia era molto presente». Una famiglia molto unita quella di Marco. Sabato mattina nella chiesa di Santo Espedito, sede del suo gruppo Scout Palermo 11 si terranno i funerali. Oggi i suoi amici hanno organizzato una veglia per il loro compagno e per stringersi attorno alla sua famiglia disperata. «È stata una notte terribile – racconta Giuseppe Meli, capo scout – Abbiamo disdetto tutte le attività, i campi e le partenze in programma. Era una bella persona, generosa, lo conoscevo da quindici anni. Adesso vogliamo solo stare vicini alla famiglia che ha bisogno di noi».