«La mossa di Valeria Sudano? È una cosa che non mi spiego e che è fuori dalla logica politica». L’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo mostra i muscoli e commenta, senza troppi giri di parole, la scelta della parlamentare della Lega di scendere in campo – anticipando tutti nel centrodestra – nella corsa a sindaca di Catania. L’ufficialità è arrivata ieri con l’affissione di decine di manifesti, senza simbolo ma con lo slogan Catania vale, in tutte le strade del capoluogo etneo. «La logica politica – aggiunge Lombardo – vuole che si raggiunga un accordo tra partiti. Il sindaco di Adrano, Fabio Mancuso, giovedì è stato a un primo incontro per parlare di candidati del centrodestra a Catania e in altre città. Poi, l’indomani, esce una candidatura di un partito. Ma siamo sicuri che sia un partito? È il partito della Lega?».
Occhiali da sole e giubbotto in pelle camoscio, Lombardo parla ai giornalisti durante una piccola pausa del congresso degli autonomisti Catania pensa al futuro, convocato in un noto hotel del lungomare della Playa. Un tutto esaurito che sancisce in maniera definitiva il ritorno in politica dell’ex presidente dopo l’assoluzione definitiva nel processo in cui era imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. Tra i presenti diversi sindaci autonomisti, da quello di Paternò Nino Naso, passando per la prima cittadina di Aci Catena Margherita Ferro. In sala c’è anche lo stato maggiore di Fratelli d’Italia. Insieme al senatore Manlio Messina e all’ex sindaco di Catania Salvo Pogliese, anche gli ex assessori della sua giunta Pippo Arcidiacono e Sergio Parisi, entrambi dati in corsa per Palazzo degli Elefanti. Stesso scenario che si tratteggia per Ruggero Razza, ex assessore regionale alla Sanità nel governo di Nello Musumeci.
A rappresentare gli altri partiti anche l’assessore regionale della Nuova democrazia cristiana Andrea Messina e il coordinatore provinciale della Lega Fabio Cantarella. «Forse la prossima settimana si deciderà tutto – continua Lombardo – O la situazione esplode o, dopo l’uscita di ieri, il centrodestra si aggrega». Scenario, quest’ultimo, che potrebbe portare la coalizione ad andare divisa con Lombardo ago della bilancia? L’ex presidente assicura, ancora una volta, di non volersi impegnare in prima persona come candidato sindaco, ma si dice pronto a svelare il nome di un giovane militante autonomista. Pero ora top-secret e che non è detto arrivi al termine dell’appuntamento di oggi. «Io amo Catania e ci vivo da quasi 60 anni – spiega – Qui sono nati i miei figli e i miei nipotini. Questo però vi fa capire che, per questioni di età, non posso dedicare 20 ore al giorno all’azione amministrativa».
Ma intanto le sue parole su Valeria Sudano fanno presto rumore e a commentarle a MeridioNews è Fabio Cantarella. «Come Lega siamo qui per augurare buon lavoro a un partito con cui governiamo alla Regione. Sulla candidatura di Valeria Sudano possiamo dire che ci crede Matteo Salvini e tutta la Lega, che per Catania ha fatto tanto con il contributo per salvare la città dal dissesto – spiega il coordinatore provinciale leghista – Si tratta di una scommessa e riteniamo che Sudano rappresenti il nome migliore per governare Catania. Le parole di Lombardo? Ognuno ha le proprie opinioni e può esprimerle. La coalizione esiste ma bisogna trovare una sintesi, noi speriamo ci sia una convergenza ampia».
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