Un lungo serpentone di vagoni che parte dall’Isola e attraversa l’Italia fino a Torino. Dentro, non solo pendolari siciliani che hanno concluso le loro vacanze a casa e devono ritornare dove lavorano, ma anche famiglie con bambini, studenti rientrati dalle vacanze e persino turisti del Nord che avevano scelto la Sicilia per le ferie estive. […]
Il racconto del ritorno al Nord dei pendolari con la versione estiva del Sicilia Express
Un lungo serpentone di vagoni che parte dall’Isola e attraversa l’Italia fino a Torino. Dentro, non solo pendolari siciliani che hanno concluso le loro vacanze a casa e devono ritornare dove lavorano, ma anche famiglie con bambini, studenti rientrati dalle vacanze e persino turisti del Nord che avevano scelto la Sicilia per le ferie estive. È questa la fotografia del Sicilia Express, nella sua versione estiva, partito sabato 23 agosto da Siracusa e Palermo. A raccontare l’esperienza di viaggio è Salvatore Geraci, docente originario di Serradifalco, in provincia di Caltanissetta, che insegna a Torino. «Nel complesso è andata bene – spiega a MeridioNews – Se poi si pensa che un biglietto aereo costava fino a 300 euro, direi che è stata un’esperienza più che positiva. Alla fine con 29,90 euro abbiamo avuto una cabina dai sei con cuccetta e siamo tornati in Piemonte».

Il viaggio è durato circa 22 ore, con arrivo a Torino Porta Nuova la domenica pomeriggio. Lungo la tratta, il treno ha impiegato circa due ore per raggiungere Messina, traghettare e poi continuare il percorso passando per le stazioni di Salerno, Roma Ostiense, Firenze, Bologna, Parma e Milano Porta Garibaldi. Un percorso lento, ma ricco di aneddoti e momenti particolari. «Saliti a bordo ci hanno consegnato un kit per la notte, con bagno schiuma, spazzolino e creme – spiega il viaggiatore – La mattina del 24 agosto invece abbiamo ricevuto un kit di cortesia con acqua, taralli e biscotti». «Noi abbiamo preso il treno a Catania e siamo arrivati a Messina dopo circa due ore – spiega – Poi per traghettare ci sono voluti 25 minuti, ma siamo rimasti fermi un’ora e mezza a Villa San Giovanni. È stato comunicato che bisognava completare le manovre di assemblamento del treno. Siamo ripartiti alle 23».

Il Sicilia Express, con una formula consolidata già nelle precedenti iniziative di questo tipo volute dalla Regione e iniziate a Natale 2024, ha provato a offrire anche dei momenti di svago, con un evento serale organizzato nel vagone ristorante. All’interno la presenza dello chef Peppe Giuffrè, la musica della dj Manola affiancata dallo speaker Beppe Palmigiano. «Era prevista questa serata di intrattenimento ma non siamo riusciti ad accedere al vagone perché c’era una fila lunghissima», spiega. Come accennato le cabine a sei cuccette hanno accolto famiglie e singoli viaggiatori. «Partendo dal presupposto che non sarebbe stato un viaggio breve non ci sono cose negative da segnalare ad eccezione del fatto che nella nostra carrozza c’era molto freddo a causa dell’aria condizionata. A bordo però l’atmosfera era vivace e nella nostra carrozza c’erano, per esempio, tre ragazzi di Bologna, tornati dalle vacanze trascorse in Sicilia».
Un’esperienza che si conferma quindi alternativa al caro-voli, che ha permesso a molti di ricongiungersi con le proprie città senza spendere cifre esorbitanti. «Non mi sono stupito della presenza di intere famiglie con figli al seguito, anche perché bisogna pensare che quelle più numerose, con poche centinaia di euro, sono riuscite a trascorrere le ferie in Sicilia e rientrare al Nord. In aereo sarebbe impensabile».