Mancato pagamento dei festivi e del lavoro notturno e mancata erogazione dei buoni pasto. Sono queste le motivazioni che i lavoratori della nettezza urbana hanno usato per scendere sul piede di guerra. Ancora una volta, si minaccia l'emergenza
Raccolta rifiuti, i dipendenti in stato di agitazione «Stop agli straordinari e al servizio domenicale»
Mancato pagamento dei festivi domenicali, degli straordinari, del lavoro notturno e mancata erogazione dei buoni pasto. Sono queste le contestazioni che i lavoratori muovono alla Dusty, l’azienda che si occupa della raccolta della spazzatura a Catania e che da oggi deve fare fronte allo stato di agitazione dei suoi operai. A comunicarlo sono i responsabili sindacali della ditta, che hanno inviato questa mattina una lettera all’impresa comunicando che sono sospesi gli straordinari e il lavoro domenicale. Se l’adesione alla protesta sarà massiccia, il risultato sarebbero nuovamente i rifiuti in strada, ammassati fuori dai cassonetti. Un po’ come è avvenuto ieri in diverse zone della città, dove il servizio di svuotamento dei cassoni sembra avere subito un blackout.
Secondo quanto comunicato dai lavoratori alla Dusty, nelle buste paga dei dipendenti sarebbero emersi alcuni «gravi errori». Problemi tali da spingere gli impiegati a scendere sul piede di guerra. Almeno un pochino. All’inizio della scorsa settimana, il dissesto del Comune di Catania e la conseguente difficoltà – per non dire impossibilità – di pagare le fatture era stato motivo di preoccupazione per gli operai della nettezza urbana, che avevano annunciato proteste e manifestazioni. Avevano immaginato anche di bloccare l’autoparco e lasciare la città nel caos, proprio com’era stato nei giorni a ridosso di Pasqua 2018.
L’allarme era stato scongiurato il giorno stesso e gli stipendi erano stati pagati. Evidentemente, però, qualcosa nei documenti di quei versamenti non convince i lavoratori. Oggi, inoltre, la Cgil ha reiterato la sua richiesta di un incontro con Dusty per verificare la possibilità di allungare l’orario lavorativo: non più quattro ore, ma sei ore per tutti. «Sappiamo che il Comune è in dissesto e che non ci sono soldi, ma non capiamo per quale motivo il continuo ricorso agli straordinari sia preferibile a una modifica contrattuale», dichiara a MeridioNews Alfio Leonardi, segretario provinciale Fp Cgil Igiene pubblica.
«I lavoratori a quattro ore sono costretti continuamente a fare lavoro in più, eppure basterebbe regolarizzare la loro posizione per avere un servizio più efficiente», continua. Allo stato attuale, il blocco degli straordinari, per il sindacalista, comporterebbe una sostanziale contrazione della qualità della raccolta dei rifiuti. Ancora una volta, i netturbini tengono sotto scacco l’amministrazione comunale dietro la minaccia della creazione di una nuova emergenza igienico-sanitaria.