Una raccolta fondi per sostenere le spese legali necessarie per fare ricorso contro l’uso spropositato dei fogli di via. È quella lanciata da Ultima generazione per sostenere tre attivisti che lo scorso 2 aprile sono entrati in azione al molo Trapezoidale di Palermo, simulano attività domestiche come il lavaggio di panni e stoviglie per portare l’attenzione sulla gravità della crisi idrica in Sicilia e per chiedere un Fondo di riparazione a favore delle vittime dei disastri ambientali. Il 12 aprile sono stati notificati i fogli di via obbligatori da Palermo a Erica (1 anno), Davide e Gesualdo (3 anni).
«La nostra richiesta è di un Fondo Riparazione preventivo, permanente e partecipato da prevedere annualmente nel bilancio dello Stato – scrivono in una nota stampa da Ultima generazione – I soldi dovranno essere ottenuti attraverso l’eliminazione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), la tassazioni degli extra-profitti delle compagnie fossili, il taglio di stipendi premi e benefit ai loro manager, delle enormi spese della politica e delle sempre più ingenti spese militari. Per questo continueremo a scendere in strada, a fare azioni di disobbedienza civile nonviolenta, assumendoci la responsabilità delle nostre azioni, affrontando la repressione, tribunali e processi».
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