Sul viale Ruggero di Lauria, al posto di uno spazio verde, è sorta una nuova rivendita di bevande fresche. Fra i mal di pancia di coloro che, sulla passeggiata a mare della città, ci abitano. La vicenda potrebbe essere più ingarbugliata: «Valuteremo il da farsi»
Quel chiosco al Lungomare che agita i condomini Residenti: «Mai stati avvisati». Ipotesi vie legali
«E quel chiosco da dove spunta?». Se lo sono sono chiesto i residenti di uno dei palazzi che si affacciano sul mare di Catania. Sul lungomare di viale Ruggero di Lauria, da qualche giorno, è sorta una nuova rivendita di bibite fresche, sollievo estivo ma non solo per i passanti. Il Comune di Catania lo aveva autorizzato lo scorso giugno – lo avevamo documentato su questa testata – mentre si attende, ormai da anni, il varo di un piano generale che regolamenti la distribuzione di queste attività così familiari per i catanesi. Il nuovo chiosco sul lungomare è stato tirato su, sottolinea la community online Lungomare liberato, «coprendo» quello che era uno spazio verde fra il marciapiede e le botteghe del palazzo al numero 115 del viale. «C’era pure un banano», aggiungono i commentatori.
Ma non c’è solo il venir meno di un’aiuola ad agitare chi vive nella zona. «Non sapevamo lo stessero per costruire», dice un inquilino a MeridioNews prima di entrare nel portone più vicino allo scintillante chiosco. «Lo abbiamo visto così, dall’oggi al domani, ma non eravamo stati informati», confermano gli amministratori del condominio. L’assemblea del palazzo sul lungomare dovrebbe riunirsi a breve e molto probabilmente voterà per adire le vie legali. Non sarà una novità, il chiosco, per i tribunali: l’amministrazione infatti ha dato il via libera dopo l’esito sfavorevole di una querelle di fronte al Tar. «Non sappiamo se questo chiosco abbia, ad esempio, le autorizzazioni anche per gli scarichi – aggiungono gli amministratori – ma soprattutto potrebbe esserci un danno per le attività vicine». Ovvero, secondo i residenti, un tabacchi, un notissimo bar e un negozio con delle ampie vetrine.
«Non siamo mai stati interpellati – proseguono gli amministratori – ma faremo tutte le verifiche del caso, anche perché è già difficile, per gli esercizi sul lungomare, fare affari. Le macchine sfrecciano – annotano – e non ci si può fermare facilmente, adesso i negozi sono pure coperti dal chiosco». E tuttavia non è chiaro se, come qualche residente mormora, il terreno sia di proprietà condominiale: «Forse in passato, qualche decennio fa, lo era ma è verosimile che il Comune lo abbia in concessione. Sono dati di cui al momento non abbiamo contezza». Si vedrà, insomma, se la protesta dei condomini salirà di grado. «Speriamo non diventi un ritrovo molesto», aggiunge l’ultimo passante. Intanto, dall’altra parte del marciapiede, fervono i preparativi. «Mi hanno detto che apriranno sabato, sono stati molto gentili», dice una passante.
La donna, come tanti altri avventori, di fronte alle critiche storce il naso: «Ci sono le autorità che danno le autorizzazioni, certe volte la gente spara a zero senza motivo. Che c’è di male in una nuova attività che ravviva il lungomare?», si chiede con toni un po’ naif. Un altro frequentatore del posto, residente in un palazzo poco distante, è più sbrigativo ma anche sognatore: «Qua i problemi sono altri, come il parcheggio qua vicino che è il regno dei posteggiatori abusivi». Ovvero lo spiazzo fra l’hotel Nettuno e un grosso supermercato. Per non parlare della stessa passeggiata sul viale Ruggero di Lauria, croce e delizia della città: «Il traffico lo rende invivibile, mi piacerebbe lo chiudessero sempre, come fosse Mergellina, a Napoli».