Quattro commissari delle Province regionali nominati dal Governo Crocetta sono illegittimi

IL QUARTO CE L’HA SEGNALATO UN LETTORE: SI TRATTA DI MARIO ORTELLO CONFERMATO A SIRACUSA. QUESTO DECRETO DEL GOVERNO NAZIONALE E’ STATO INVECE APPLICATO ALLA LETTERA PER I DUE MANAGER DELLA SANITA’ DI CATANIA, CANTARO E PELLICANO’. COME SI PUO’ NOTARE, DUE PESI E DUE MISURE

Un nostro lettore di Siracusa ci fa notare che nel servizio che abbiamo pubblicato qualche giorno fa sui commissari delle Province regionali che hanno usufruito di una proroga illegittima ci siamo dimenticati del ‘caso’ di Siracusa. Insomma, ci fa notare, il nostro lettore, che anche il commissario della Provincia di Siracusa, al quale il Governo regionale di Rosario Crocetta ha prorogato l’incarico, è illegittimo.

Insomma, carta alla mano, ci fa notare che anche Mario Ortello – commissario della provincia Aretusea con incarico di fresco rinnovo – è illegittimo. Ortello è un baby-pensionato della Guardia di Finanza che, di conseguenza, non è più nominabile, secondo quanto stabilito dal Decreto voluto dal Governo Renzi che prende il nome della ‘ministra’ Madìa.

Questo Decreto – com’e’ noto – stabilisce che i dirigenti in pensione non possono andare a dirigere strutture apicali.

Ortello va ad aggiungersi al commissario della Provincia regionale di Palermo, Domenico Tucci, generale in pensione. Al dottor Benito Infurnari, 72 anni, già segretario generale presso le Province di Palermo e Messina, al quale – sempre in barba al Decreto Madìa – è stato prorogato l’incarico di commissario presso la Provincia di Agrigento. Chiude questa eletta schiera la dottoressa Carmela Floreno, di anni 69, nominata commissario della Provincia regionale di Ragusa.

Non non siamo giuristi. E nemmeno magistrati. E nemmeno Prefetti. Ma ci piacerebbe capire perché un Sindaco condannato in primo grado di giudizio, in base alla legge Severino, va sospeso per 18 mesi. E se non si auto-sospende, interviene il Prefetto.

Dopo di che ci sono altre leggi dello Stato – come il Decreto Madìa, per non parlare del Decreto n. 39 del 2013 – che in Sicilia vengono considerati poco più che pezza da piedi. Infatti non trovano applicazione, se non in casi sporadici. 

Noi non siamo impressionati dal fatto che il Governo regionale di Rosario Crocetta ignori queste due leggi dello Stato. Restiamo colpiti dal fatto che nessuna autorità faccia rispettare queste due leggi dello Stato.

Di fatto, è la dimostrazione che in Italia le leggi sono relative e si applicano a seconda dei soggetti. Se non li applicano gli ‘amici’ di coloro i quali dovrebbero farle rispettare, silenzio generale. Se chi non le applica non sta simpatico a chi è chiamato a far rispettare la legge, ecco che scatta la sanzione e altro ancora.

Il Governo Crocetta, poi, sta battendo tutti i record di incoerenza. Ha applicato il Decreto Madìa alla lettera per i dottori Paolo Cantaro e Angelo Pellicanò, che in quanto dirigenti in pensione non sono stati nominati manager di importanti strutture sanitarie di Catania.

Dopo di che, con lo stesso ‘zelo’, ha ignorato il Decreto Madìa – che appena qualche settimana fa ha applicato a Cantaro e Pellicanò – e ha nominato ber quattro commissari delle Province regionali in barba al Decreto Madìa! 

Di fatto, in Italia la Legge – nell’amministrazione della cosa pubblica – non è uguale per tutti.

Nota a margine

Abbiamo letto, su un quotidiano siciliano, una mega intervista a Mario Ortello, il commissario della Provincia di Siracusa che parla di futuro e di progettualità. Dove si dimostra che, in Sicilia, nulla è più duraturo di un incarico amministrativo illegittimo…


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