Come scrive Gianluca Reale (che ha segnalato il documentario sul suo blog Sud-nord), il corto in tre atti di Alessandro Viani – con interviste a giovani universitari, droghieri, turisti e esperti doc di dialettu catanisi – oltre a farvi trascorrere venti minuti di assoluto divertimento, fornisce anche l’interessante spunto per “riflettere sulla capacità innata di sintetizzare un concetto complesso in una sola parola, difficile poi da spiegare con una definizione da vocabolario”.
Addirittura? Esagerato dite? Bè. vi sfidiamo a tradurre l’espressione parafrasata del titolo: “Quannu ti quagghia a mennula”, senza ricorrere ad una lunga perifrasi… In questo caso l’immediatezza fornita dalla metafora della mandorla che diventa “buona” per definire il processo di maturazione di un individuo è quasi un capolavoro. Ma se ne potrebbero portare ad esempio moltissime altre. Il dialetto Siciliano possiede una forza espressiva che poche altre lingue hanno quando si tratta di far risaltare la capacità immaginifica delle parole.
Ed eco allora che nella prima parte di questo viaggio tra la tradizione del nostro dialetto si incontrano personaggi improbabili, impietosamente lanciati in ardite acrobazie linguistiche, e tra questi non si risparmiano anche speaker di Radio Zammù che, sullo sfondo del Monastero dei Benedettini, si lasciano andare a dotte disquisizioni dialettologiche su termini divenuti quasi imprescindibili per unn corretto vivere della situazione giovanile catanese…quali? Ma nutarlmente: matelico, stuppagghiara e infrasciamato.
Arrivederci alla prossima puntata che ci porterà tra turisti perplessi, spaesati intervistatori e libri antichi.
La procura ha chiesto al gup di Palermo Lorenzo Chiaramonte il rinvio a giudizio dei presunti mandanti…
Una neonata è morta ieri subito dopo il parto nell'ospedale Garibadi-Nesima di Catania. A dare la…
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che oggi, alla presenza del ministro…
Una dimostrazione davanti a bambini e bambine dell'asilo e della scuola primaria, con colpi di…
Rinviati a giudizio con l'accusa di depistaggio. Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e…
Avrebbe accoltellato un 19enne perché quest'ultimo ha offerto una sigaretta alla sua fidanzata. Un 16enne…