«Niente più sconti a pioggia, ma un sistema meritocratico, con i vantaggi che saranno distribuiti sulla base della virtuosità delle famiglie, certificata dai dati sulla quantità di rifiuti differenziati conferita». In breve è questa la “ricetta” che portato Valledolmo, comune del palermitano, a vincere il premio nazionale Innovazione digitale Smau Napoli 2015 per aver adottato il sistema brevettato dalla società nissena Uno@uno nella raccolta differenziata. Grazie a un codice a barre da applicare sui sacchi del materiale differenziato ogni rifiuto può essere tracciato, consentendo così di monitorare i dati relativi a ogni singolo nucleo familiare e di premiare chi differenzia di più con uno sconto sulla tariffa della tassa comunale sui rifiuti. «Ogni conferimento – spiega il sindaco Luigi Favari – si traduce in un punteggio assegnato alla famiglia, sulla base del quale si calcola uno sconto sulla Tari. In particolare, per il saldo della bolletta 2015, abbiamo calcolato che, in base alle pesature da settembre a novembre, ogni cittadino riceverà uno sconto in bolletta di un euro per ogni due chilogrammi di rifiuto differenziato conferito»
«Quella della di gestione dei rifiuti – spiega Guglielmo Lombino, assessore alle politiche ambientali del Comune di Valledolmo – resta sempre una tematica molto delicata da affrontare, su tutti i livelli, ma questo nostro risultato dimostra che, anche se cambiare è difficile quanto meno ci si dovrebbe provare. Il cittadino medio è molto meglio di quanto si possa pensare, semplicemente vuole essere coinvolto, vuole sentirsi parte di un progetto e avere una visione e una prospettiva, quella che è mancata negli ultimi anni. Non deve vedere la raccolta differenziata come un peso, un’imposizione. Il sistema Uno@uno è molto funzionale per la nostra realtà, ci fa accelerare di molti anni rispetto allo stato in cui ci trovavamo, e rientra all’interno di un’operazione più ampia che ha portato, nell’ultimo anno, all’estensione della raccolta differenziata a tutto il paese e a risultati importanti come il passaggio da 50 a 300 compostiere domestiche distribuite dall’Ama».
«L’obiettivo principale – conclude Favari – è quello di aumentare la percentuale di raccolta differenziata, diminuire i conferimenti in discarica e conseguentemente diminuire il costo del servizio e la bolletta dei cittadini. Nel frattempo dalle strade della nostra cittadina sono scomparsi i fastidiosi cassonetti grazie al porta a porta spinto nella raccolta dei rifiuti, cioè non soltanto nel centro urbano, ma anche in periferia. E si iniziano a vedere i primi risultati anche in termini di conferimento in discarica». Dai primi dati parziali provenienti dall’Ama (Alte madonie ambiente), infatti, nel 2015 è infatti diminuita di circa 100 tonnellate la produzione di rifiuti solidi urbani del comune e contemporaneamente è aumentata di dieci tonnellate la raccolta della frazione secca.
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