Ormai da qualche anno confindstria sicilia svolge un ruolo meritorio. Assieme ad altre organizzazioni ha condotto unimportante battaglia culturale e sociale contro il racket del pizzo per convincere gli imprenditori dellisola a non sottostare al ricatto dei boss. Adesso, però, anche per lassociazione degli industriali siciliani, è arrivato il momento di fare un passo avanti per sgomberare il campo dal dubbio che queste attività meritorie si trasformino in rendite di posizione sociale ed economica in danno della società siciliana.
Qual è il ruolo di Confindustria in Sicilia?
Ormai da qualche anno Confindstria Sicilia svolge un ruolo meritorio. Assieme ad altre organizzazioni ha condotto unimportante battaglia culturale e sociale contro il racket del pizzo per convincere gli imprenditori dellIsola a non sottostare al ricatto dei boss. Adesso, però, anche per lassociazione degli industriali siciliani, è arrivato il momento di fare un passo avanti per sgomberare il campo dal dubbio che queste attività meritorie si trasformino in rendite di posizione sociale ed economica in danno della società siciliana.
Entriamo subito nel cuore del problema. Ieri abbiamo pubblicato uninchiesta sul tentativo, portato avanti del Governo regionale, di cedere per cinquantanni la gestione delle coste siciliane a un gruppo di privati. Con la prospettiva che incredibili colate di cemento inondino le nostre aree costiere. Tra questi privati impegnati in questo ‘bel progetto’ ritroviamo lex presidente nazionale di Confindustria, Emma Marcegaglia, e, di conseguenza, lappoggio, a questa discutibile operazione di speculazione sul territorio siciliano, di Confindustria Sicilia.
Noi ringraziamo Confindustria Sicilia per le battaglie che, in questi anni, ha condotto contro la mafia. Ma vorremmo che la stessa organizzazione – con in testa il presidente Antonello Montante – dichiarasse che il tentativo, da parte di un gruppo di privati, di prendersi la gestione di tutte le coste siciliane, magari per cementificarle con alberghi e altre strutture commerciali, è una grande schifezza.
Purtropo, la nostra sensazione è che lappartenenza a Confindustra Sicilia stia diventando il modo per far diventare morali progetti e attività che di morale hanno poco o punto. E questa vicenda delle coste siciliane, con lo sporco tentativo di far prevalere l’interesse privato sull’interesse pubblico, lo testimonia.
Questo non è lunico caso. Nell’altrettanto discutibile vicenda dei Grandi eventi ritroviamo, tra gli altri, il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese.
Ci chiediamo e chiediamo: ma il ruolo economico e sociale di unorganizzazione imprenditoriale come Confindustra Sicilia qual è? La nostra domanda è più che legittima.
Puntiamo i riflettori su una delle più assurde e discutibili operazioni di speculazione sul territorio portato avanti in Sicilia negli ultimi cinquantanni – la già citata privatizzazone delle coste dellIsola – e ci troviamo Confindustria. Scoppia lo scandalo dei Grandi eventi e ci troviamo dentro uomini di Confindustria. Il tutto mentre lo stesso presidente di Confindustria Sicilia, il già citato Montante, continua ad esercitare anche il ruolo di presidente della Camera di Commercio di Caltanisetta.
La nostra sensazione è che Confindustria Sicilia viva e prosperi allombra della spesa pubblica regionale. Torniamo a chiederci e a chiedere: è questo il ruolo degli industriali siciliani? Quello di vivere abbarbicati alla spesa pubblica?
Leonardo Sciascia è passato a miglior vita alla fine degli anni 80 del secolo passato. Ma la sua profezia sui cosiddetti Professionisti dellAntimafia continua ad essere attuale. Tremendamente attuale.