«Farò un concerto in Sicilia ma non è stato facile arrivare fin qui». Inizia così una lettera che Pupo, all’anagrafe Enzo Ghinazzi, ha inviato a Dagospia per raccontare la sua disavventura una volta arrivato all’aeroporto di Catania. Lo scalo dove ancora, a quasi venti giorni dall’incendio, i disagi per i passeggeri si fanno sentire. Tra […]
La disavventura di Pupo rimasto bloccato sull’aereo a Catania: «Avrei potuto rischiare il linciaggio»
«Farò un concerto in Sicilia ma non è stato facile arrivare fin qui». Inizia così una lettera che Pupo, all’anagrafe Enzo Ghinazzi, ha inviato a Dagospia per raccontare la sua disavventura una volta arrivato all’aeroporto di Catania. Lo scalo dove ancora, a quasi venti giorni dall’incendio, i disagi per i passeggeri si fanno sentire. Tra questi anche il famoso cantante impegnato in una serata ad Augusta, in provincia di Siracusa. «Siamo appena atterrati ma non ci consentono di scendere dall’aereo – mette nero su bianco il cantautore e conduttore – Qui c’è il caos». Lui che migliaia di volte ha intonato Su di noi nemmeno una nuvola, vorrebbe farlo anche questa volta, mentre è in attesa di poter scendere dall’aereo. «Provo ad accennare una nota – continua lo sfogo di Pupo – ma un signore francese che mi siede accanto e che non sa chi cazzo sono, mi fulmina e mi blocco. Meglio così – aggiunge – Avrei potuto rischiare il linciaggio».
Stando a quanto ha ricostruito il cantante, sarebbe stata direttamente un’assistente di bordo a informare i passeggeri del suo volo che «prima di noi, devono scendere i nostri bagagli in stiva. Le valigie prima dei passeggeri, una cosa mai vista – commenta Pupo – Valigie che saranno sistemate sotto l’aeroplano e noi, passeggeri, dovremo riconoscerle e, di conseguenza, ritirarle». Intanto, il tempo passa e i viaggiatori restano sull’aereo. Dopo circa un’ora e mezza, «qualcuno comincia a innervosirsi. La hostess Ita è gentilissima, ma fa fatica a fare digerire, in particolare ai tanti turisti stranieri presenti, le conseguenze del disagio (sarebbe meglio dire disastro) che in questo periodo ha colpito lo scalo siciliano di Fontanarossa. Io sto mantenendo la calma e, addirittura, sarei tentato di prendere il microfono di bordo e fare una sorta di anteprima del concerto, magari cantando ironicamente Su di noi, nemmeno una nuvola». Un’idea che passa in fretta a Pupo per via dello sguardo minaccioso del compagno di poltrona d’Oltralpe.