Dopo il coinvolgimento nell'inchiesta per la bancarotta fraudolenta del colosso della distribuzione Aligrup spa, il professore di Diritto tributario si dimette dal vertice della partecipata della Città metropolitana. Il sindaco accetta il gesto e rassicura i dipendenti, «posti di lavoro da tutelare»
Pubbliservizi, si dimette Salvatore Muscarà Bianco: «Apprezziamo ma non era obbligato»
«Apprezziamo la sensibilità mostrata dal professore Muscarà per avere rassegnato le dimissioni da amministratore unico di Pubbliservizi pur non essendo obbligato». Così si esprime il sindaco della Città Metropolitana di Catania Enzo Bianco accettando le dimissioni presentate nel pomeriggio.
Il professore Salvatore Muscarà era stato posto al vertice dell’azienda lo scorso 28 dicembre. Dal 2001 al 2010 il tributarista è stato amministratore giudiziario di Aligrup spa del gruppo Scuto e, insieme ad altri professionisti, è oggi al centro dell’inchiesta Crac Aligrup, portata avanti dalla guardia di finanza di Catania. Il sindaco Bianco, si legge in una nota, «rassicura i dipendenti di Pubbliservizi ribadendo quanto già affermato nelle scorse settimane: salvaguardare i posti di lavoro, garantire il puntuale pagamento degli stipendi e il servizio pubblico, rilanciare l’attività dell’azienda. Nei prossimi giorni si procederà alla nomina del nuovo amministratore unico».
Alla fine dello scorso anno Muscarà era stato nominato amministratore unico della Pubbliservizi, società partecipata della ex provincia di Catania che è passata sotto le direttive della nuova città metropolitana etnea guidata da Enzo Bianco. Proprio il sindaco della città dell’elefante aveva indicato il professore come la figura ideale per rilanciare l’attività dell’azienda dopo la polemica uscita di scena di Adolfo Messina, che aveva dato le sue dimissioni il 7 dicembre.
Secondo gli inquirenti dal 2005 al 2013 gli ufficiali incaricati dal tribunale, «invece di fare gli interessi dello Stato perpetravano quelli di Sebastiano Scuto», come spiega oggi il procuratore capo Carmelo Zuccaro, attraverso una serie di operazioni che da Aligrup «drenavano risorse» verso altre società della famiglia dell’imprenditore puntese.