Pubblicità, in Sicilia internet batte la Tv

Le affissioni esterne rappresentano in Sicilia il primo vettore di comunicazione per imprese, pubblica amministrazione e altre organizzazioni, con il 38,8% del totale della spesa (circa 60 milioni di euro), seguite dalla stampa (23,7%; oltre 36,6 milioni di euro) e dalla radio (15,9%; 24,5 milioni di euro). Internet catalizza il 9% (quasi 14 milioni) della spesa pubblicitaria e in pochi anni e’ riuscita a superare la televisione che totalizza appena il 7,3% (11,3 milioni).

Il dato, frutto di uno studio dell’istituto Tagliacarne, e’ emerso oggi durante un convegno sulla pubblicita’ organizzato da Confindustria Sicilia.

In Italia il piccolo schermo risulta il mezzo di comunicazione che raccoglie la maggior quota di spesa pubblicitaria (il 57% secondo Nielsen, il 41% secondo Agcom); seguito dalla stampa, che comprende quotidiani, periodici e annuari, (che catalizza il 17% di spesa secondo Nielsen ed il 28% secondo Agcom); e da internet, diventato il terzo mezzo pubblicitario (Nielsen 12%; Agcom 19,8%), rivelandosi, cosi’, il principale agente di mutamento del mercato pubblicitario. Nel 2011, il settore pubblicitario italiano registra un fatturato di circa 12 miliardi di euro, di cui il 73% circa da attribuire al Nord-Ovest e il restante al Centro (10,9%), al Nord-Est (10,5%) e al Sud Italia (4,9%).

In questo scenario, il volume di affari del settore pubblicitario siciliano ammonta a 121,4 milioni di euro, pari all’1% del fatturato nazionale, e registra tra il 2010-2011 dei ritardi rispetto alla situazione nazionale con una contrazione del -8,7%. PALERMO e Catania rappresentano oltre il 70% del fatturato regionale. Infatti, la spesa di clienti siciliani in Sicilia ammonta a 115 milioni di euro a fronte dei 5,7 milioni di euro di spesa di clienti siciliani in Italia. Di converso, la spesa di clienti italiani in Sicilia e’ pari a 55,7 milioni di euro, ossia al 31% circa del totale della spesa sui media siciliani.

FONTE: ANSA


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Le affissioni esterne rappresentano in sicilia il primo vettore di comunicazione per imprese, pubblica amministrazione e altre organizzazioni, con il 38,8% del totale della spesa (circa 60 milioni di euro), seguite dalla stampa (23,7%; oltre 36,6 milioni di euro) e dalla radio (15,9%; 24,5 milioni di euro). Internet catalizza il 9% (quasi 14 milioni) della spesa pubblicitaria e in pochi anni e' riuscita a superare la televisione che totalizza appena il 7,3% (11,3 milioni).

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