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Intercettazioni telefoniche e pedinamenti in un'indagine lunga quattro anni. Dal 2008 a ieri notte, quando gli esponenti della cosca leontina sono stati arrestati dalle fiamme gialle con le accuse di associazione mafiosa, traffico e spaccio di droga. Tra loro, anche cinque catanesi e un acese. Secondo gli inquirenti, il gruppo mafioso è stato decapitato con l'incarcerazione del reggente e di un altro membro di spicco. Guarda le foto

Intercettazioni telefoniche e pedinamenti in un'indagine lunga quattro anni. Dal 2008 a ieri notte, quando gli esponenti della cosca leontina sono stati arrestati dalle fiamme gialle con le accuse di associazione mafiosa, traffico e spaccio di droga. Tra loro, anche cinque catanesi e un acese. Secondo gli inquirenti, il gruppo mafioso è stato decapitato con l'incarcerazione del reggente e di un altro membro di spicco. Guarda le foto

Intercettazioni telefoniche e pedinamenti in un'indagine lunga quattro anni. Dal 2008 a ieri notte, quando gli esponenti della cosca leontina sono stati arrestati dalle fiamme gialle con le accuse di associazione mafiosa, traffico e spaccio di droga. Tra loro, anche cinque catanesi e un acese. Secondo gli inquirenti, il gruppo mafioso è stato decapitato con l'incarcerazione del reggente e di un altro membro di spicco. Guarda le foto

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Giustizia per Emanuele Scieri

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo