Nel giorno del rientro in Italia della salme dei due tecnici della Bonatti, l'uomo originario di Piazza Armerina ripensa ai compagni. «Facevamo progetti comuni per quando saremmo ritornati a casa». E aggiunge: «Forse potevo restare in Sicilia e vivere con poco, piuttosto che rischiare la vita lontano dalla mia famiglia»