Un complesso sistema viario che era un percorso da attraversare per dirigersi verso i luoghi santi, come Roma, Gerusalemme, Santiago de Compostela: anche in Sicilia ci sono tracce delle vie Francigene – snodo centrale delle grandi vie della fede – e oggi a Palermo, a Palazzo delle Aquile, sono stati firmati due protocolli di intesa per valorizzarli: il primo interessa i Comuni di Palermo e Castronovo di Sicilia per la via Francigena che collega Palermo ad Agrigento, l’altro il Comune di Palermo e l’associazione Cammini Francigeni per la promozione del cammino che collega Palermo a Messina, passando per le Madonie. Sono in tutto 160 i chilometri che collegano la «Balarm araba alla rocca di Agrigentum, attraverso antiche vie storiche e paesaggi dal sapore ancestrale, articolate in circa otto tappe comode da circa 20 km in media», spiega Davide Comunale, presidente dell’associazione Cammini Francigeni. «Il cammino è già attivo, contiamo di inaugurare entro la primavera la via Francigena che collega Palermo ad Agrigento – continua – in tutto sono 13 i Comuni e quattro le diocesi coinvolte, da Palermo, Monreale, Agrigento, Piana degli Albanesi».
L’Associazione «Amici dei Cammini Francigeni di Sicilia» , presieduta da Comunale, di professione archeologo, è nata nel 2009 con l’intento di studiare a rendere percorribile il sistema di sentieri e trazzere della regione. «Il nostro motto è ‘Mettici Manu…sempre‘ – spiega – Si tratta di investire sulla mobilità e su un’idea di turismo sostenibile, non a caso a Castronovo di Sicilia partirà in via sperimentale l’ospitalità diffusa, un modo per supplire alla carenza di strutture private e ridare impulso al territorio, dato che ci sono Paesi che rischiano di spopolarsi. Dove invece queste strutture sono presenti abbiamo sortito l’effetto di calmierare i prezzi dei bed and breakfast esistenti».
Le prenotazioni arrivano da tutta Italia «l’anno scorso sono state 82 le persone che hanno percorso le vie Francigene in Sicilia, ad oggi sono già 48 le richieste». Alla cerimonia di firma sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e quello di Castronovo di Sicilia, Francesco Giuseppe Onorato. «La Sicilia non ha una narrazione regionale delle sue bellezze – ha detto il Orlando nel corso dell’incontro – la Sicilia ha nove siti Unesco, ma manca una comunicazione, non ci sono viaggi organizzati a tema su questo. È fondamentale mettersi in rete. Grazie all’itinerario arabo normanno siamo l’unico sito che è riuscito a livello regionale a dare informazioni in questo senso». A breve partirà anche un sito e un’App per dare informazioni dettagliate sulla via Francigena che collega Palermo ad Agrigento. Al centro dei cammini delle vie Francigene siciliane le testimonianze storiche e i i documenti rintracciabili negli archivi, ad esempio, «la via che da Agrigento risale verso Palermo è citata in un documento del 1098, redatto dalla cancelleria sveva a copia di un precedente atto notarile, come Magna Via Francigena in latino».
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