Telefoni cellulari e dispositivi touch screen vietati ai bambini da zero a tre anni. Utilizzo ristretto: massimo un’ora al giorno, dai quattro ai sei anni, a non più di tre ore al giorno dai sei agli otto anni e a non più di quattro per i bambini dai nove ai dodici anni. Questo è quanto previsto dal disegno di legge presentato all’Assemblea regionale siciliana dal deputato del Movimento 5 stelle Carlo Gilistro e controfirmato dall’intero gruppo pentastellato. «Il decreto serve a normare tutta una problematica che, in questo momento, sta colpendo le famiglie, la scuola e la sanità – dice Gilistro, che si definisce «un pediatra di trincea» – Il prezzo che stiamo pagando è veramente salato. La quasi totalità dei ragazzi ha un disagio epocale di tipo psicologico e mentale, tanto che a scuola spesso serve ricorrere al 118 per attacchi di panico».
E, per questo, secondo il deputato del Movimento 5 stelle il disegno appena presentato andrebbe già modificato. «Oggi sembra che tutto stia precipitando – continua Gilistro – Abbiamo inserito il divieto nei primi mille giorni di vita, quando si forma la rete neuronale, ma nel frattempo sembra che tutto il mondo stia correndo verso il divieto sotto i dodici anni, quindi credo che questo disegno di legge debba essere emendato al rialzo. Noi dobbiamo essere un faro di luce – aggiunge – con un progetto pilota che possa permettere a tutti di avere certezze. Dobbiamo responsabilizzare e puntare i riflettori su questo fenomeno». E per chi non si attiene al regolamento? Saranno previste sanzioni che vanno dai 150 ai 500 euro. Anche se, pur passando il disegno di legge, bisognerà creare il reato amministrativo per poi potere sanzionare chi non rispetterà il regolamento.
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