Foto di Peppe Ferreri & Sons Photographers

Abusi su minori del sacerdote Rugolo, rinviati a giudizio il vescovo Gisana e il vicario Murgano

Avrebbe affermato di non ricordare la circostanza di avere chiamato Giuseppe Rugolo, il sacerdote che lo scorso 5 marzo è stato condannato dal tribunale di Enna a quattro anni e mezzo di carcere. Il prete era accusato di violenza sessuale aggravata a danno di minori. La persona che avrebbe detto di non ricordare l’incontro è Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina, nell’Ennese. Secondo l’accusa, Gisana avrebbe incontrato Rugolo prima di incontrare i genitori di Antonio Messina, l’archeologo che ha denunciato i presunti abusi e ha fatto emergere quello che secondo la procura è stato un sistema di protezione messo in atto nella diocesi di Piazza Armerina per coprire le violenze. Ritenendo sussistenti tutti gli elementi probatori, la pubblica ministera (pm) di Enna ha disposto il rinvio a giudizio con l’accusa di falsa testimonianza sia per Gisana sia per Vincenzo Murgano, vicario giudiziale e attuale parroco della chiesa Madre di Enna.

Lo scorso dicembre i due avevano ricevuto l’avviso di conclusione indagini: il vescovo Gisana e monsignor Murgano sono accusati di avere mentito in aula durante il processo a Rugolo. Oltre ad aver mentito sull’incontro con Rugolo, Gisana avrebbe mentito anche sull’offerta di denaro25mila euro in contanti – che avrebbe proposto ad Antonio Messina in cambio del silenzio. Non solo. Secondo l’accusa, sarebbe stato proprio Gisana a consegnare a Rugolo una copia della denuncia ecclesiastica, presentata da Messina, trovata poi nel computer del prete. Oggi nella parrocchia di San Sebastiano, a Gela (in provincia di Caltanissetta) Gisana dovrebbe celebrare una messa in occasione della festa di San Sebastiano Martire. Monsignor Murgano in aula ha più volte detto «non ricordo» e in particolare ha negato di avere dato a Rugolo consigli su come difendersi durante un eventuale processo. Secondo la procura, Murgano avrebbe anche mentito sul fatto di avere accompagnato Rugolo dall’avvocato che lo ha difeso in sede di procedimento ecclesiastico.

«Sono rimasto in quello studio solo per qualche minuto», ha detto Murgano in aula. Ma una registrazione, che ha fatto parte degli atti investigativi del processo a Rugolo, lo smentirebbe clamorosamente. Gisana e Murgano dovranno comparire davanti al tribunale di Enna il prossimo 26 maggio 2025.


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