I militari sono riusciti a ricostruire la dinamica di ciò che è successo ieri. I protagonisti, Davide e Giuseppe Bosco, hanno tentato invano di addebitare le responsabilità a due extracomunitari che avrebbero agito dopo il rifiuto di alcune sigarette
Priolo, zio e nipote litigano e si prendono a coltellate Ai carabinieri dicono di essere stati feriti da migranti
Una lite degenerata e finita a coltellate tra zio e nipote, mascherata da un’aggressione subita da terzi, nello specifico due extracomunitari. È quanto accaduto a Priolo Gargallo ieri pomeriggio. Le indagini sono iniziate dopo che Davide e Giuseppe Bosco, rispettivamente di 39 e 25 anni, si sono presentati all’ospedale Umberto I ancora sanguinanti.
I medici li hanno medicati riscontrando ferite da armi da taglio e al viso. Ascoltati dai carabinieri i due hanno raccontato di essere stati assaltati da due stranieri dopo essersi rifiutati di offrire loro delle sigarette. I militari, però, non convinti dalla versione, hanno proseguito nella ricostruzione dell’accaduto.
E così alla fine è emerso che le lame erano state usate dagli stessi feriti, al culmine di un litigio, le cui cause sono ancora non si conoscono. Entrambi sono stati arrestati e trasferiti nel carcere di Cavadonna a disposizione delle autorità.