L'amarezza di carmelo raffa (fabi) e gabriele urzi' (fiba cisl)
Prime 60 assunzioni in Unicredit, ma la Sicilia è esclusa
L’AMAREZZA DI CARMELO RAFFA (FABI) E GABRIELE URZI’ (FIBA CISL)
Scattano le prime assunzioni ad Unicredit, ma la Sicilia viene esclusa. Lo rendono noto in un comunicato il leader della FABI siciliana, Carmelo Raffa, e Gabriele Urzì, della segretaria FIBA Cisl.
Il protocollo sottoscritto a giugno di quest’anno, nell’ambito delle misure volte a rilanciare la banca, prevede 800 nuove assunzioni e 670 stabilizzazioni di apprendisti, da realizzare gradatamente accompagnando il processo di adesione agli esodi incentivati e volontari.
Ieri, nel corso di un incontro tenutosi a Milano, in cui è stato firmato un verbale di riunione per la verifica delle adesioni all’esodo riguardante 2400 dipendenti che maturano i requisiti pensionistici entro il 2018, Unicredit ha annunciato che ci saranno le prime 60 nuove assunzioni, che lasciano l’amaro in bocca alla componente siciliana della delegazione sindacale.
“Il problema – affermano Carmelo Raffa e Gabriele Urzì – è che queste assuzioni sono distribuite 3 nell’area nord ovest, 5 in Lombardia, 8 nell’area nord est, 20 nella direzione centro nord, 10 al centro, 14 in direzione sud e nemmeno una in Sicilia”.
“Nell’Isola – continuano i sindacalisti – non si fa una assunzione dal 2007, nonostante le migliaia di lavoratori esodati e pensionati nel frattempo, in barba ai numeri che, in termini di raccolta ed impieghi, la rete siciliana di Unicredit continua a fornire”.
“Senza un turn-over occupazionale – concludono Raffa e Urzì – tante lavorazioni che la banca sta portando avanti non avranno uno sviluppo positivo, ed è inutile sfornare slogan roboanti di attenzione al territorio quando poi si verificano simili fatti incomprensibili”.