Primarie Pd, l’ombra di un tesseramento ‘abusivo’

La notizia è nell’aria da qualche giorno. In verità, finora è stata solo un’indiscrezione. Che, adesso, rischia, però, di diventare una vera notizia. Tema: le primarie del Pd, previste il 30 dicembre, per individuare i candidati per Camera e Senato. Problema: a quanto si vocifera, dopo le primarie nazionali che hanno ‘incoronato’ Bersani leader del Pd e candidato premier, in alcune aree della Sicilia sarebbe andato in scena un tesseramento’ volante’. (a sinistra, foto tratta da ilrestodelcarlino.it)

E’ noto che alle primarie del 30 dicembre hanno diritto di votare coloro i quali hanno votato alle recenti primarie nazionali (quelle vinte da Bersani, per intendersi), più i tesserati che quel giorno, guarda caso, non si sono recati ai gazebo a votare. L’inghippo potrebbe clarsi in questi tesserati che non avrebbero votato alle recenti primarie nazionali. E che, invece, andrebbero a votare alle primarie del 30 dicembre. Possibile?

Il dubbio – che nelle prossime ore potrebbe concretizzarsi in un esposto – è che qualcuno, nel Pd, abbia pilotato un tesseramento ‘volante’, magari dopo la designazione di Bersani a candidato premier. Cosa, questa, che, se vera, altererebbe il risultato delle primarie. 

Insomma: le primarie, in questo benedetto Pd – soprattutto nel Pd di Palermo – sono sempre un gran casino. Basti pensare a quello che è successo proprio alle primarie del centrosinistra di Palermo, quando Rita Borsellino è stata battuta, nella ‘corsa’ per la candidatura a Sindaco della città, con il dubbio, mai fugato, di brogli elettorali e di presenza, ai gazebo, di elettori che con il centrosinistra avevano poco o nulla a che spartire.

Per porre fine ai possibili imbrogli è stato deciso che, alle primarie del 30 dicembre, avranno diritto al voto solo gli elettori che hanno già votato in occasione delle primarie nazionali. E gli iscritti al Partito che non hanno votato alle già citate primarie nazionali.

Il riferimento è, ovviamente, a chi si è tesserato al Pd prima e non dopo le primarie nazionali che hanno ‘incoronato’ Bersani candidato premier. Il dubbio, adesso, è che ci possano essere stati tesseramenti successivi alla vittoria di Bersani. Se ciò fosse vero – cosa tutta da provare – si aprirebbe uno scenario du ‘guerra’ all’inerno del Pd.

 


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