PRG, Palermo 2020: un percorso “partecipativo” lanciato dal PD locale

di Gabriele Bonafede

Ritorna d’attualità il tema della gestione globale della città di Palermo attraverso gli strumenti normativi  esistenti, in modo particolare il piano regolatore generale (PRG). Sebbene lo stesso strumento normativo sembri attraversare una fase di revisione a livello regionale che si intreccerebbe con il dibattito sulla trasformazione delle provincie in “aree metropolitane”, è il PD di Palermo a lanciare un percorso che potrebbe essere interessante perché impostato sul coinvolgimento “partecipativo” della cittadinanza. Percorso che però non è facilissimo attuare.

Così, l’11 Marzo, presso la sala delle Lapidi del palazzo delle Aquile di Palermo si è svolto il primo “workshop della serie #ventieventiperilduemilaventi”. Il Partito Democratico di Palermo, insieme al suo gruppo consiliare al Comune, ha dato il via, secondo gli esponenti e i tecnici dell’area del PD di Palermo “ad un percorso di coinvolgimento attivo della cittadinanza nella revisione del vigente Piano Regolatore Generale”.

“La scelta nasce dalla natura partecipativa del PD che ha deciso di farsi carico anche della carenze di rappresentatività e capacità di dialogo che affliggono l’attuale Amministrazione Cittadina. Proprio questo distacco è emerso in modo netto in occasione delle proteste della città nei confronti dell’incomprensibile scelta dell’Attuale Sindaco di Palermo di sciogliere l’Ufficio del Centro Storico.” Si legge in una nota del PD palermitano a margine dell’incontro.

A lanciare l’iniziativa è stato soprattutto il consigliere comunale Rosario Filoramo: “Per questo motivo il PD intende ripartire da qui, con l’obiettivo di ristabilire una relazione sinergica e produttiva tra le molteplici componenti della città e la sua amministrazione”,  conferma Filoramo a LinkSicilia.

“Questa la ragione che ci ha visto proporre alla città il progetto “Ventieventiperil2020”, venti appuntamenti nei quali il PD incontrerà e ascolterà tutti gli “attori” della città, cogliendo le occasioni di prospettiva di sviluppo, conservazione, recupero e valorizzazione di tutto ciò che la nostra Palermo offre e può offrire di bello e vitale. L’incontro svoltosi ieri ha registrato un grande successo di partecipazione.”

Alla presenza dei numerosi intervenuti si sono susseguiti, urbanisti, docenti universitari, professionisti, rappresentanti delle associazioni ambientaliste, delle categorie produttive, accorsi per poter dialogare insieme sul tema del nuovo Piano regolatore (PRG) di Palermo. Presenti e interessati anche molti singoli cittadini, “consapevoli – secondo gli organizzatori dell’incontro – che il tema de PRG non possa essere delegato agli esperti del settore ma governato dalla buona politica, cioè quella capace di imporre scelte atte a garantire l’interesse pubblico, anche in occasione di opzioni che coinvolgono capitali privati.”

“Il PD, unica forza di governo nazionale presente in consiglio comunale, ha la responsabilità di rappresentare gli interessi della città ben oltre l’attuale ruolo svolto nell’amministrazione comunale palermitana – conclude Filoramo – e al contempo è nostra intenzione cogliere gli aspetti innovativi derivanti dalla riforma che istituisce le città metropolitane per dare, urbanisticamente, forma e sostanza ad una città che sia interconnessa e che dialoghi col territorio. Una città in sinergia sia con il porto di Termini Imerese che con l’Aeroporto di Punta Raisi.”

I prossimi incontri, che avranno luogo sempre a Palazzo Delle Aquile, oltre a confermare, anche nella scelta del sito, la valenza istituzionale cittadina del progetto, si svilupperanno come eventi monotematici, che affronteranno, uno alla volta, tutti gli aspetti di una moderna pianificazione urbanistica.

Intanto, a partire da oggi si discuterà per due giorni di programmazione urbanistica e PRG anche da parte dell’amministrazione comunale e del sindaco Leoluca Orlando. Con un dibattito di due giorni organizzato dall’Istituto Gramsci alla Camera di Commercio interverranno, oltre a Orlando e agli assessori competenti in tema di territorio, ambiente e urbanistica, professori, urbanisti e intellettuali principalmente dell’Università di Palermo.


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