Presentazione del nuovo libro di Travaglio a Catania

Giorno 31 marzo si è tenuta a Catania, in via Castello Ursino, la presentazione del nuovo libro del duo giornalistico Peter Gomez – Marco Travaglio “L’amico degli amici. Perché Marcello Dell’Utri è stato condannato a nove anni in primo grado per concorso in esterno in associazione mafiosa. La requisitoria dei PM e la memoria della difesa” (edito dalla BUR – Rizzoli), organizzata da Girotondi Catania, Cittalibera e Cittainsieme, con la moderazione di Grazia Giurato e interventi di Pinella Leocata (giornalista) e Marisa Acagnino (magistrato).

Marco Travaglio, noto giornalista, collabora con “la Repubblica”, “l’Unità”, “l’Espresso” e “MicroMega”. Ha pubblicato diversi libri, tra cui “L’odore dei soldi” (con Elio Veltri), presentato nel programma Satyricon di Daniele Luttazzi, che ha fatto esplodere feroci polemiche ed è costato la presenza del conduttore in RAI.

L’incontro si è aperto con l’intervento di Pinella Leocata. La giornalista de “La Sicilia” ha affermato che « il libro è un atto di testimonianza civica », aggiungendo che alla fine della lettura dà l’impressione di essere un « romanzo storico corale ». In più di settecentotrenta pagine, il libro racchiude la storia di Marcello Dell’Utri a partire dagli anni Settanta fino alla sentenza del Tribunale di Palermo dell’11 dicembre 2004, incentrato sugli atti processuali che ne hanno permesso la condanna.

Il contributo alla presentazione da parte del magistrato Marisa Acagnino ha chiarito che il processo contro Dell’Utri è frutto di diverse indagini, non solo a Palermo, ma anche a Catania, Trapani e Agrigento. Indagini che non erano collegate tra di loro, ma nelle quali compariva il nome di Dell’Utri.

Marco Travaglio, infine, ha detto che « Il libro nasce da una costola di “Regime” » (BUR – Rizzoli, ottobre 2004). “Regime”, scritto insieme a Peter Gomez, analizza con sagacia ed ironia la situazione dell’informazione in Italia. O meglio – come l’autore ha affermato – «della crescente disinformazione» e della censura “nascosta”. Motivo per cui, insieme a Gomez, ha deciso di fare “informazione” attraverso i libri. Travaglio ha spiegato che il libro nasce per colmare il vuoto d’informazione che si è creato in sette lunghi anni attorno al processo Dell’Utri, riportando alcune parti contenute nel libro.

L’affluenza a quest’incontro è stata numerosa; la platea estremamente interessata e – purtroppo – il tempo tiranno. Non resta che augurare una buona lettura e riflessioni stimolanti.


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