In qualsiasi momento si decida di uscire in macchina a Catania, dopo aver superato gli ostacoli del traffico, i lavavetri e i vari venditori ambulanti fermi ai semafori, un ulteriore elemento costantemente presente in città è il posteggiatore. Che si vada all’università o da qualsiasi altra parte il posteggiatore è lì in agguato.
Dopo essere riusciti a trovare un posto ed aver effettuato uninfinità di manovre ecco risuonare la voce roca del posteggiatore che chiede con molta indifferenza: “Signorina, pava ora o cchiù taddu picchì fa’ u cuntu ca smuntu!”. Un pagamento… ma per cosa? Forse per la sua presenza lì? Ovviamente durante le feste o il sabato sera la loro presenza si moltiplica.
Ecco un simpatico aneddoto che accade di frequente: dopo aver parcheggiato e pagato “ingiustamente” lobolo al posteggiatore di turno, al ritorno ne trovi un secondo pronto a chiedere un ulteriore “pedaggio” che ovviamente non dev’essere inferiore ad un euro, solamente perché il suo collega non ha diviso con lui il guadagno.
Ma la situazione peggiora andando all’università. Spesso per molti studenti è necessario recarvisi tutti i giorni ed oltre, ovviamente, la fatica che si fa per raggiungere la facoltà a causa della confusione costantemente presente in città e al costo della benzina consumata, a tutto ciò si aggiunge anche il posteggiatore da pagare. Ovviamente non solo una volta bensì due, perché c’è quello che fa il turno la mattina ed il sostituto il pomeriggio, che chiede qualcosa per il disturbo.
Chiedendo ad un ragazzo che lavora a piazza Dante come posteggiatore come svolge il proprio lavoro, ecco cosa ha risposto:
“Il pomeriggio qui gestisco tutto io, guadagno intorno alle 30 euro la mattina e altre venti il pomeriggio per un totale di 1400 euro al mese… Devo pur mantenere la famiglia! Inoltre lavorare qui è comodo perchè mi permette di gestire gli orari facilmente.”
Ovviamente due domande sorgono spontanee:
1. per mantenere la famiglia non bisognerebbe almeno tentare di trovare un lavoro un pò più certo? Nonostante, senza ombra di dubbio, il guadagno qui sia facile, senza alcun tipo di sforzo e senza trattenute fiscali;
2. Come mai i Carabinieri accanto la facoltà non fanno nulla per permetterci di parcheggiare senza pagare nessuna tassa e senza correre il rischio di trovare la macchina danneggiata? Mi chiedo se una cosa simile potrebbe mai accadere in una qualsiasi altra città che non sia del sud Italia.
Complessa è la risposta, ai posteri l’ardua sentenza.
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