Sit-in oggi dalle 9 alle 13 nella sede di via Alcide de Gasperi. I part-time in Sicilia sono 1.250, di cui 300 solo a Palermo. Chiedono la trasformazione dei loro contratti nella prospettiva delle assunzioni annunciate dal nuovo piano industriale dell'azienda. Slc Cgil: «Si tratta di una sorta di precariato sommerso»
Poste, protestano dipendenti Chiedono il passaggio al full-time
Da part-time a full time. I dipendenti delle Poste italiane chiedono la trasformazione del loro contratto di lavoro. Per sensibilizzare l’azienda oggi, dalle 9 alle 13, terranno un sit-in nella sede di via Alcide de Gasperi. L’iniziativa è organizzata dal Comitato di lotta dei part-time di Poste Italiane, costituito nei giorni scorsi senza appartenenze sindacali, per chiedere, nella prospettiva delle assunzioni annunciate dal nuovo piano industriale dell’azienda, la trasformazione dei contratti.
In Sicilia i part-time sono 1.250, di cui 300 solo a Palermo. Alla ridotta retribuzione devono aggiungere le spese per i lunghi spostamenti per recarsi a lavoro in altri comuni. «Quello dei part-time è un problema che da anni affligge i lavoratori delle Poste – dichiarano il segretario Slc Cgil di Palermo, Maurizio Rosso, e la segretaria aziendale Slc Cgil, Monica Mezzatesta –. Per noi si tratta di una sorta di precariato sommerso». I sindacati chiedono di essere convocati dal responsabile regionale delle Poste. «Porteremo avanti la nostra battaglia per i part-time, per i precari e per tutti i lavoratori che non hanno un reddito accettabile» assicurano Rossa e Mezzatesta.