Inaugurate a dicembre dovevano essere illuminate anche di notte «ma è mancato il tempo di avviare i lavori», dice Giuseppe Stagnitta. I 30 riflettori sono già stati acquistati, l'elettricità sarà pagata da Granai di Sicilia. Tra i dipinti anche il murales più grande d'Europa, firmato dal portoghese Vhils
Porto, rimaste al buio le opere d’arte sui silos «L’impianto delle luci? Pronto entro febbraio»
Le opere d’arte realizzate sui silos, che si trovano al porto di Catania, dovevano essere illuminate anche di notte. Non lo sono ancora «ma lo saranno entro febbraio», promette Giuseppe Stagnitta di Emergence Festival. Il responsabile del complesso artistico, iniziato a luglio e inaugurato a dicembre, garantisce che in breve tutti i passaggi necessari per la messa in opera dell’impianto luci saranno completati: «Serve una giornata di lavoro appena».
Trenta riflettori da 1500 watt ciascuno saranno puntati addosso agli alti silos che si trovano sul molo dello scalo portuale etneo: «Permetteranno di mostrare le opere d’arte sotto una luce naturale anche di sera». I serbatoi, oggetto di un progetto di riqualificazione patrocinato dal Comune di Catania, ospitano nove murales dipinti da altrettanti artisti; alcuni locali, altri nazionali e diversi internazionali. Le autorizzazioni e le disponibilità degli enti che parteciperanno alla messa in opera del sistema di illuminazione sono arrivate da tempo.
Del costo dell’elettricità si farà carico l’impresa proprietaria dei silos, la Granari della Sicilia. Mentre i riflettori sono già stati comprati con le somme stanziate dalla Fondazione terzo pilastro Italia-Mediterraneo. «È mancato solo il tempo per mettersi a tavolino, studiare il da farsi e fissare una data per l’inizio dei lavori», ammette Stagnitta. Che di recente è stato impegnato in un nuovo progetto artistico a Palermo, simile a quello completato a Catania.
Al lavoro dovrà presto mettersi l’elettricista, a cui spetta il compito di posizionare le luci sia per illuminare le opere che affacciano sulla strada sia per quella che guarda il mare, che ritrae il volto di un contadino siciliano. Quest’ultima è l’opera di urban art più grande mai realizzata in Europa, e a firmarla è stato l’artista considerato il numero uno al mondo: il portoghese Vhils. Una combinazione che è valsa risalto mediatico nazionale e internazionale a quello scorcio del porto etneo. Ma la riqualificazione artistica dei silos del porto di Catania, arrugginiti dal tempo e dalla salsedine, non ha ottenuto solo consensi.