Politiche 2018, quello che c’è da sapere sul voto Dal debutto del Rosatellum al tagliando antifrode

Sono oltre quattro milioni e mezzo i residenti in Sicilia chiamati a votare per le elezioni Politiche 2018. I seggi sono aperti dalle 7 alle 23. In ballo c’è la formazione del nuovo parlamento nazionale, rimasto bicamerale, dopo la conferma venuta fuori dal referendum costituzionale del dicembre 2016. Archiviato il Porcellum, in questa tornata debutterà il Rosatellum, un sistema misto che mette in palio sia seggi da attribuire con il metodo maggioritario (collegi uninominali) che con il proporzionale (collegi plurinominali), nei quali ogni partito schiera una rosa di candidati. Ancora una volta si voterà senza possibilità per l’elettore di esprimere preferenze per singoli candidati. 

A potersi recare alle urne saranno, per la Camera, le persone che hanno compiuto 18 anni, mentre per il Senato chi ne ha già 25. Bisognerà avere con sé la tessera elettorale – per chi ne fosse sprovvisto potrà richiederla all’ufficio elettorale del proprio Comune – e un documento di identità. Per ogni ramo del parlamento verrà data una scheda di colore diverso: rosa per la Camera, gialla per il Senato. In entrambi i casi, l’elettore si troverà davanti i nomi dei candidati al collegio uninominale scritti entro un apposito rettangolo, al di sotto del quale saranno riportati – anche in questo caso all’interno di specifici rettangoli – i simboli dei vari partiti che sostengono il candidato all’uninominale e, accanto, i nomi dei candidati inseriti nei listini.

Per la prima volta verrà sperimentato il tagliando antifrode sulle schede elettorali. In ognuna di esse è infatti apposto un codice alfanumerico che, al momento della consegna della scheda all’elettore, verrà appuntato dal presidente di seggio su un apposito registro. Dopo che il voto sarà stato espresso e prima dell’inserimento nell’urna, il codice verrà controllato e – verificato la coincidenza con quello precedentemente segnato – verrà asportato. Successivamente verrà imbucata la scheda.

Come si vota
L’elettore avrà diverse possibilità: 

se si traccia soltanto un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nominativi del collegio plurinominale, il voto automaticamente si trasferisce anche al candidato uninominale sostenuto dal partito o dalla coalizione. 

se si barrano il nome del candidato all’uninominale e uno dei partiti che lo sostengono, le preferenze vanno sia al candidato all’uninominale che al partito specifico selezionato dall’elettore. 

se si barra soltanto il nome del candidato all’uninominale, il voto per i collegi plurinominali sarà ripartito tra le liste della coalizione in proporzione ai voti ottenuti da ciascuna di esse nel collegio uninominale.

Voti non validi
Non essendoci il voto disgiunto, saranno annullate le schede che riporteranno un segno per un candidato all’uninominale e un altro per una lista a esso non collegata.


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