Giorgia Meloni ha blindato il suo pupillo catanese, Manlio Messina. L'ex primo cittadino corre per Palazzo Madama con Forza Italia. Valeria Sudano e Luca Sammartino viaggiano di corsa verso Roma. Il nipote dell'ex presidente della Regione Raffaele, quasi a bassa voce, conferma la sua candidatura. Ma «tutto può cambiare»
Politiche 2018, le ultime incognite sui candidati Da Giuseppe Lombardo all’ex sindaco Stancanelli
I nomi importanti ci sono tutti. Anche quelli che, pazientemente, hanno atteso gli ultimi giorni utili per candidarsi. La partita delle elezioni politiche 2018, nel Catanese, sotto certi punti di vista è uno scontro tra titani. Tra Camera e Senato i nomi in lizza sono altisonanti. A partire da quello del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che correrà per il Partito democratico da capolista alla Camera nel collegio plurinominale che include Catania città. Poi c’è il signor 32mila voti alle Regionali 2017, quel Luca Sammartino che si trova candidato nel collegio uninominale di Misterbianco. Mentre Valeria Sudano, sua compagna nella scalata ai vertici del Pd, è il nome buono in due diverse posizioni, entrambe legate al Senato: sarà il volto dem per il collegio uninominale di Catania, e la capolista del plurinominale in Sicilia orientale.
Abbandonate le certezze democratiche, si torna nel campo delle incertezze. Stamattina a Roma la coalizione di centrodestra ha tentato di trovare la quadra per prendere in mano l’Isola. Ma le ultime risposte spettano ai leader e, ancora di più, a equilibri sottilissimi: i conti devono tornare. Così per certe posizioni i dubbi restano. All’uninominale alla Camera correrà Basilio Catanoso nel collegio di Acireale, quello che – secondo i più – voterà a destra quasi per certo. Nel collegio di Paternò, invece, il nome spetterebbe alla quarta gamba del centrodestra: Noi con l’Italia dovrebbe candidare Giuseppe Lombardo, il nipote dell’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele, figlio dell’ex deputato Angelo. Già escluso dalla corsa per l’Assemblea regionale siciliana, adesso potrebbe trovare il suo riscatto nella corsa verso Roma. «Non lo saprò per certo fino a lunedì sera», dichiara lui, mantenendosi cauto.
A Catania città, invece, le cautele possono essere anche di meno: Manlio Messina dovrebbe essere il protagonista del collegio uninominale. Del resto, il consigliere comunale lo aveva detto da tempo: «Giorgia mi vuole a Roma», sosteneva già ai tempi delle Regionali. E pare che Meloni non abbia cambiato idea. Tanto da blindarlo in ogni modo possibile: sarà capolista di Fratelli d’Italia in entrambi i collegi plurinominali previsti per l’area catanese. Nel collegio uninominale di Misterbianco, invece, la partita dovrebbe giocarsela ancora la quarta gamba di Noi con l’Italia, nella figura di Giovanni Pistorio. Arrivato dopo una lunga ricerca di un nome femminile da spendere, giacché l’ipotesi Valentina Scialfa, ex assessora allo Sport di Palazzo degli elefanti, nonostante ampiamente sponsorizzata a Roma, pare essere tramontata nelle passioni degli azzurri etnei.
Al collegio uninominale di Catania, al Senato, il volto incardinato dal centrodestra è quello dell’ex sindaco etneo Raffaele Stancanelli, vero e proprio deus ex machina dell’elezione di Nello Musumeci a Palazzo d’Orleans. Nel collegio uninominale acese, invece, proverà a volare a Palazzo Madama il segretario di Noi con Salvini Angelo Attaguile. E rimanendo nell’area filo-padana, i collegi plurinominali della Camera sono ancora tutti da spartire tra amministratori: Fabio Cantarella (vicesindaco di Mascalucia), Anastasio Carrà (sindaco di Motta Sant’Anastasia), Filippo Drago (sindaco di Aci Castello). Outsider, ma mica tanto, Antonio Mazzeo da Maletto: tra i primi a credere che il progetto leghista di Matteo Salvini potesse attecchire anche in Sicilia. Quattro nomi per due posti. La scelta la farà il leader, «ha preso tempo fino a mezzanotte».
Il mantra, per tutti, è comunque: «Non c’è ancora nulla di certo». Anche in Liberi e uguali si riservano di tirare il fiato dopo lunedì sera. I nomi forti che venivano dal territorio – Niccolò Notarbartolo, Danilo Festa e Salvo Grasso – si sono ritirati di fronte alla scelta di Roma di prendere decisioni anche per il capoluogo etneo. Così i volti che restano, dopo il rimescolamento delle liste, fanno un certo effetto. Il clima, però, è apparentemente sereno. All’uninominale della Camera per il movimento di Pietro Grasso ad Acireale ci sarà la commercialista Matilde Riccioli, a Catania Mary Chiaramonte, a Misterbianco Luca Barbato e a Paternò la sindacalista Valentina Borzì. Per l’uninominale del Senato, invece, nel collegio acese si spenderà il nome di Leo Micali, mentre in quello catanese toccherà ad Ambra Monterosso.
Le liste dei plurinominali, invece, sono già portatrici di maggiori certezze. Certo è che alla Camera il capolista del collegio che include Catania sarà Guglielmo Epifani, seguito da Marisa Barcellona e da Luca Barbato. Il nome di Epifani torna anche nel secondo collegio plurinominale della Camera, quello che va da Paternò a Ragusa: lui capolista, seconda Valentina Borzì. Il terzo nome ancora non è chiaro. Più facile il collegio plurinominale del Senato: Franca Antoci, giornalista ragusana, sarà capolista. A seguire Leo Micali e Ambra Monterosso. La situazione di chi sta ancora più a sinistra, invece, è chiara da giorni e giorni. Potere al popolo ha espresso i suoi candidati all’inizio di gennaio e, adesso, pensa già alle amministrative di Catania 2018.
Il dettaglio dei Comuni collegio per collegio.
Uninominale Camera
Acireale (Sicilia 2 – 04): Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Bronte, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Randazzo, Riposto, Santa Venerina, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea;
Catania (Sicilia 2 – 05): territorio comunale di Catania;
Misterbianco (Sicilia 2-06): Aci Castello, Belpasso, Camporotondo Etneo, Gravina di Sicilia, Mascalucia, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, San Giovanni la Punta, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, Sant’Agata li Battiati, Tremestieri Etneo, Valverde;
Paternò (Sicilia 2 – 07): Adrano, Biancavilla, Caltagirone, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Niscemi, Palagonia, Paternò, Raddusa, Ragalna, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Santa Maria di Licodia, Scordia, Vizzini.
Plurinominale Camera
Sicilia 2 – 02: collegi uninominali di Acireale, Catania e Misterbianco;
Sicilia 2 – 03: collegi uninominali di Paternò, Siracusa, Avola e Ragusa.
Uninominale Senato
Acireale (Sicilia 7): Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Adrano, Biancavilla, Bronte, Calatabiano, Caltagirone, Castel di Iudica, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo, Giarre, Grammichele, Licodia Eubea, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Mascali, Mazzarrone, Militello, Milo, Mineo, Mirabella Imbaccari, Nicolosi, Niscemi, Palagonia, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Raddusa, Ragalna, Ramacca, Randazzo, Riposto, San Cono, San Michele di Ganzaria, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Sant’Alfio, Scordia, Trecastagni, Viagrande, Vizzini, Zafferana Etnea;
Catania (Sicilia 8): Aci Castello, Belpasso, Buccheri, Camporotondo Etneo, Catania, Ferla, Francofonte, Gravina di Catania, Lentini, Mascalucia, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, San Giovanni la Punta, San Gregorio, San Pietro Clarenza, Sant’Agata li Battiati, Tremestieri Etneo, Valverde.
Plurinominale Senato
Sicilia 02: collegi uninominali di Acireale, Catania, Messina, Siracusa.