Più che uno scontro sembra un braccio di ferro. Da una parte cè il presidente della regione, deciso più che mai a capitalizzare in termini politici la propria esperienza di governo. Provando a rendere sempre più stabile e sempre più radicato nel territorio il proprio movimento politico: il megafono. Dallaltra parte cè il pd siciliano, di fatto fuori dalla stanza dei bottoni della regione, che lavora per un governo politico (leggere presenza di esponenti dello stesso partito democratico nella giunta).