Il nome della forza politica che stanno costruendo Raffaele Lombardo, Gianfranco Miccichè e Roberto Lagalla potrebbe non essere Stella del Sud. Dopo la riunione di qualche giorno fa – nella quale si sarebbe parlato di questo nome – arriva il parziale passo indietro del sindaco di Palermo: «Stella del Sud il nome del mio movimento? […]
Politica, Lagalla: «Il nostro movimento si chiamerà Stella del Sud? Non ho annunciato nessun nome»
Il nome della forza politica che stanno costruendo Raffaele Lombardo, Gianfranco Miccichè e Roberto Lagalla potrebbe non essere Stella del Sud. Dopo la riunione di qualche giorno fa – nella quale si sarebbe parlato di questo nome – arriva il parziale passo indietro del sindaco di Palermo: «Stella del Sud il nome del mio movimento? Non ho annunciato nessun nome – dice Lagalla – La fantasia di Gianfranco (Miccichè, ndr), che è nota a tutti, ha avanzato una proposta sul nome. Ne stiamo discutendo proprio in questi giorni, tutti insieme. Tra il 22 e il 23 marzo presenteremo questo movimento sia sotto la linea politica sia sotto gli aspetti più formali».
Lagalla ha commentato così l’annuncio fatto da Gianfranco Miccichè a proposito del movimento fondato dai tre. Il sindaco di Palermo ha aggiunto: «Una stella fa sempre bene, perché fa sempre luce. Vedremo se si accenderanno altre luci dal punto di vista nominativo o se resteranno queste». Sulla questione ha risposto lo stesso Miccichè. «L’idea del nome Stella del Sud è stata una mia proposta – dice il deputato regionale, che recentemente è entrato nel Movimento per l’autonomia – Era piaciuta a me e anche a Roberto Lagalla. Se a Raffaele Lombardo non piace, si cambia. La Stella del Sud, aldilà che indica il Sud – prosegue Miccichè – è anche l’elemento che i navigatori usano come punto di riferimento, punto di guida e luce. Avevo visto nei tre meccanismi un fatto di positività, ma se non piace, si cambia». Sia Lagalla che Miccichè hanno fatto queste dichiarazioni a margine del Forum Milano Palermo Genio Mediterraneo, che si sta tenendo al Teatro Massimo di Palermo.