Polemiche sulla nomina di Lo Voi «A scegliere è stata la politica»

Una nomina squisitamente politica. Questo il giudizio espresso, più o meno ufficialmente, sulla scelta del Csm di affidare la guida della Procura della Repubblica di Palermo a Francesco Lo Voi. Come vi abbiamo detto qui , a determinare la sua vittoria sono stati, in effetti, i voti dei componenti laici del Consiglio Superiore della Magistratura: Pd e Forza Italia in primis (da qui la definizione di nomina in stile patto del Nazareno), ma anche l’esponente del M5S non si è distinto.

Nessuno, per inciso, mette in dubbio la professionalità del nuovo Procuratore capo. Ma ad essere criticato, apertamente, è il metodo usato per arrivare alla sua designazione. Ad uscire allo scoperto è, ad esempio, Area, il cartello delle toghe di sinistra. Ma anche Claudio Fava dice la sua. 

Per Area, «ancora una volta, con il voto di Magistratura Indipendente (l’area considerata più moderata di cui Lo Voi è esponente, ndr), vince il candidato meno titolato, lontano dagli uffici giudiziari ma anche dalle indagini da tanto tempo: ancora una volta una scelta radicalmente incoerente con le tante parole pronunciate in campagna elettorale». 

Secondo Area gli altri due concorrenti, Sergio Lari e Guido Lo Forte «avevano profili obiettivamente e nettamente superiori  a Lo Voi: entrambi con incarichi di Procuratore Aggiunto a Palermo, attualmente procuratori distrettuali, rispettivamente a Caltanissetta e Messina. Da sempre, entrambi, impegnati nella lotta alla mafia siciliana. Senza voler togliere alcunché al nuovo procuratore, è  innegabile che è stato scelto il candidato più giovane, malgrado mai aggiunto a Palermo, malgrado mai procuratore della Repubblica, malgrado attualmente fuori ruolo da alcuni anni e per un incarico scelto dalla politica».

E quindi il riferimento esplicito alla politica: «In questa vicenda c’e’ anche un aspetto inedito su cui Area richiama l’attenzione: la convergenza dei laici di tutte le forze politiche, quasi che la politica avesse di fatto voluto scegliere il procuratore; e senza che vi fosse quello sforzo sino all’ultimo perorato dai consiglieri di Area per ottenere una nomina condivisa. Sul significato di questo scenario tutti dovrebbero riflettere».

Il  vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, condivide lo stupore: «Siamo certi che il lavoro dei sostituti di Palermo proseguirà  con il consueto e determinato impegno, e ci aspettiamo che il nuovo procuratore Lo Voi, a cui vanno i nostri auguri di buon lavoro, saprà’ garantire sostegno concreto a tutti i filoni d’indagine su cui quella Procura è impegnata» dice Fava. 

Che aggiunge: 

«Resta però  lo stupore per la scelta del CSM che ha voluto indicare, per l’incarico più esposto e sensibile d’Italia, un magistrato che non ha mai ricoperto alcun incarico direttivo e ha molti anni di anzianità in meno degli altri due titolatissimi concorrenti, Lo Forte e Lari.

Ci auguriamo – chiosa Fava- che nessuno voglia adesso interpretare questa nomina come un segno di discontinuità  rispetto al lavoro svolto dalla Procura di Palermo: quel lavoro, prezioso per l’amministrazione della giustizia e per la memoria collettiva del paese, va custodito e accompagnato. A cominciare dal processo in corso sulla trattativa tra Stato e mafia».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La scelta del nuovo Procuratore Capo di Palermo suscita malumori. Più o meno ufficiali. Ad uscire allo scoperto sono la corrente dei togati di Area e Claudio Fava che sottolineano il ruolo decisivo dei componenti laici del Csm (Forza Italia- Pd, ma anche M5S) e si augurano che non cambi nulla sul fronte dei processi più delicati, come quello Stato-mafia

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]