Pista ciclabile, chiuso il bando per la realizzazione Un anno di ritardo e percorso descritto solo in parte

Annunciata nel 2014, avrebbe dovuto essere pronta un anno fa. Finalmente si è chiusa martedì 24 la gara per aggiudicare la realizzazione della pista ciclabile di Catania, nel tratto che va da piazza Mancini Battaglia a piazza Europa e dal porto al viale Kennedy. Un’opera con un impegno di spesa di fondi comunali per oltre 196mila euro, circa 49mila euro in meno rispetto a quanto previsto. Il documento è stato presentato lo scorso 26 ottobre e le offerte delle aziende che vorranno partecipare verranno adesso valutate dai tecnici comunali. 

Ma fino alla fine la vicenda che riguarda la tanto sospirata corsia riservata alle due ruote non ha fatto mancare delle preoccupazioni. L’ultima riguarda proprio il bandopubblicato sul sito del Comune, e per il quale si sono attesi sette mesi rispetto all’annuncio dato dal sindaco Enzo Bianco ad aprile. Il documento riporta nella descrizione la dicitura «lungomare di Catania da piazza Europa a viale Kennedy e ingresso Porto di Catania». E il tratto dal quale è nato tutto, quello legato all’iniziativa Lungomare liberato? Se anche l’assessore alla Viabilità Rosario D’Agata rimane perplesso davanti all’incongruenza, a sciogliere i dubbi è il responsabile unico del provvedimento, Sebastiano Scaccianoce. «Nella documentazione tecnica è tutto inserito nel dettaglio, il punto di partenza è piazza Mancini Battaglia», assicura il geometra. 

Sollevati i rappresentanti delle comunità ciclistiche di Catania, che da tempo chiedono che parte delle strade del versante costiero vengano riservate alla circolazione delle biciclette. «In fase preliminare abbiamo fatto delle proposte, ma non sappiamo se sono state accolte», afferma Alessio Marchetti di Ruote libere. «Dato che ci sono molti incroci, è fondamentale metterli in sicurezza. Aspettiamo di vedere il progetto prima di dare un parere». «Abbiamo presentato una proposta studiata per separare al meglio le corsie», aggiunge Andrea Genovese di Salvaiciclisti. «Nel disegno iniziale era previsto un cordolo in gomma, ma abbiamo visto come si sono ridotti quelli che delimitano il percorso del Brt – sottolinea – Abbiamo proposto un cordolo in cemento, che impedisca alle auto di scavalcare la corsia». 

La creazione della ciclabile non ha avuto vita facile. Oltre ai rinvii e alle polemiche sui costi, nel progetto manca una parte di collegamento tra il lungomare e il porto, lungo viale Africa. Tra le polemiche delle associazioni ambientaliste e anche di parte del consiglio comunale, infatti, l’amministrazione ha deciso di destinare alla sistemazione artistica del tondo Gioeni la quota destinata al completamento della tratta che non è quindi inserita nel progetto che si avvia all’assegnazione. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]