«In considerazione degli attuali bollettini metereologici, si sconsiglia di effettuare escursioni in zone di alta quota. E' quanto comunica il Servzio regionale del Soccorso alpino e speleologico siciliano. Che fornisce un elenco di accorgimenti per chi dovesse comunque effettuare escursioni
Pioggia e neve su tutta la Sicilia, appello del Soccorso alpino Le precauzioni per gli appassionati della montagna
L’ondata di maltempo degli ultimi giorni, con piogge e grandine fino a mare in diverse zone della Sicilia, compreso il versante ionico, spinge il Servizio Regionale Sicilia del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano a lanciare un appello a tutti gli escursionisti e agli appassionati della montagna.
«In considerazione degli attuali bollettini metereologici, che prevedono per i prossimi giorni, compreso il Capodanno condizioni di cattivo tempo, con nevicate a quote molto basse e venti forti sull’intero territorio siciliano, si sconsiglia di effettuare escursioni in zone montane di alta quota», comunica il Servizio. Che fornisce un elenco di precauzioni per chi dovesse comunque intraprendere sentieri di montagna. Ecco i suggerimenti:
– essere sempre adeguatamente attrezzati;
– consultare preventivamente i siti metereologici nazionali e locali e i bollettini di allerta meteo del dipartimento regionale protezione civile;
– fornire circostanziate informazioni sugli itinerari da percorrere e sulle ore previste per il rientro ai propri familiari ed agli alberghi/rifugi ove si è alloggiati;
– non fidare esclusivamente sui dispositivi GPS e sui telefoni cellulari, le cui batterie, in presenza di freddo si possono scaricare rapidamente, e tenere presente che nei territori montani non vi è sempre adeguata copertura telefonica;
– uscire sempre in gruppo, con personale esperto, e non separarsi mai dagli altri compagni;
– si sconsiglia inoltre di avventurarsi in auto, compresi i mezzi fuoristrada, sugli itinerari di montagna nelle ore notturne, se non in casi di stretta necessità;
– si sconsiglia, specialmente se non adeguatamente allenati ed attrezzati, di programmare pernottamenti nei rifugi non custoditi da gestore ubicati nelle aree demaniali altomontane.