Dopo quasi cinque è tornato transitabile il tratto tra San Cipirello e San Giuseppe Jato. Era stato chiuso in via precauzionale oggi dai carabinieri. Dopo un sopralluogo l'azienda fa sapere che non sono state riscontrate «nuove anomalie»
Pilone inclinato sulla Palermo-Sciacca Anas riapre la statale: «Nessun pericolo»
Pericolo scongiurato. È stata riaperta la statale Palermo-Sciacca, tra gli svincoli di San Cipirello e San Giuseppe Jato, chiusa stamani in via precauzionale per un pilone inclinato. Secondo il personale dell’Anas, che si è immediatamente recato sul posto per verificare le condizioni strutturali del viadotto, non ci sono pericoli per gli automobilisti, nonostante sia visibile che la dilatazione di alcuni centimetri della soletta tra le campate. A disporre la chiusura stamani erano stati i carabinieri, ma la società spiega adesso che la condizione del viadotto Traversa 2 era nota. Anzi, in cantiere ci sono già una serie di lavori per sistemare il pilone e i giunti di dilatazione.
Stamani, però, il timore di un nuovo caso Himera, a pochi giorni dall’inaugurazione del bypass realizzato dall’Anas, si era presto diffuso. Ad alimentarlo il ricordo di sette mesi di disagi con la Sicilia spezzata in due e con gli automobilisti costretti a una gincana tra le montagne per spostarsi da un capo all’altro dell’Isola. Un cedimento che seguiva quello del viadotto Scorciavacche sulla statale Palermo-Agrigento, venuto giù a una settimana di distanza dalla sua inaugurazione.
Resta da capire ancora con esattezza cosa abbia provocato l’aumento dell’inclinazione del pilone. I riflettori sono puntati sui lavori di scavo per la costruzione di un immobile che si stanno realizzando nei pressi del viadotto da parte di un’azienda. Lavori che avrebbero provocato l’allagamento del pilone. Già a ottobre i carabinieri avevano segnalato un potenziale pericolo nell’area e l’Anas, dopo aver effettuato un sopralluogo, aveva dichiarato sicuro il tratto di strada. Adesso in una nota l’azienda fa sapere che «il viadotto, che già era stato posto sotto costante monitoraggio dei tecnici Anas, è stato chiuso per motivi precauzionali dai carabinieri. Lo stesso personale Anas – conclude la nota – giunto tempestivamente sul posto, dopo un’attenta verifica finalizzata a focalizzare ulteriori problematiche relative allo spostamento del pilone non ha riscontrato nuove anomalie e ne ha disposto la riapertura».