«Semplicemente arrivi ad un certo momento della vita e ti accorgi che non hai più nulla da fare, allora ti dai da fare». Con queste poche parole Pietro Tramonte, 68 anni, racconta l’idea di una biblioteca libera nata nel cuore di Palermo. «Dopo anni di lavoro le giornate di un pensionato diventano pesanti». Arrivato al momento della pensione, il ragioniere, che aveva collezionato in casa propria oltre cinquemila volumi, tra antichi e nuovi, ha pensato di offrire alla città di Palermo la sua biblioteca personale che, mese dopo mese, anno dopo anno, si è ingrandita fino a toccare il tetto dei 45mila testi.
Questo angolo di cultura letteraria si trova dal 2012 a piazza Monte di Santa Rosalia, tra via Bara all’olivella e via del Poeta. Un posto scelto perché centrale ma silenzioso. «Mia moglie ha tirato un respiro di sollievo il giorno che ho portato via da casa tutti quei libri, sappiamo come sono le donne – scherza -, ma l’idea era quella di diffondere cultura». Un’idea romantica e profonda, quella di Pietro Tramonte, che ha voluto dar vita ad una libreria di impronta avveniristica. «Ho creato una libreria socio culturale, sui generis. Oggi questi libri sono a disposizione di tutte le persone che amano la cultura e che amano leggere. Per la gente così, il materiale cartaceo è come il cacio sui maccheroni». Infatti, a tutela della reale diffusione della letteratura, l’ingegnere Tramonte ha voluto lasciare le porte aperte alla pratica del baratto e della libera cessione. «Intanto ho messo in atto il baratto – spiega -, ma c’è anche il prestito. Inoltre per Natale ho regalato un libro a chi metteva il like alla mia pagina Facebook, i giovani di oggi apprezzano questi meccanismi».
La gente che passa resta sorpresa e incantata dall’aspetto di questo posto, «Si ricordano di me quando per i motivi più disparati devono dar via i libri». Tantissime persone hanno voluto donare volumi di ogni genere. «Le parole non sono esaustive per descrivere questo ambiente». Pietro Tramonte crede davvero nel valore della lettura e della letteratura, tanto da aver donato alcuni libri a due delle più prestigiose istituzioni mondiali in tema di patrimonio letterario.« Ho donato dieci volumi alla costituenda biblioteca di Alessandria d’Egttto – racconta – libri di poeti siciliani che sono stati molto apprezzati, tanto che ho ricevuto una lunga lettera di ringraziamento». Altri testi sono stati inviati invece a Washington, alla biblioteca del Congresso. Per quanto sia una libreria di quasi 50mila testi, quella di Tramonte è anche itinerante, anche se naturalmente non nella sua interezza. «Vengo invitato alle feste dei Comuni dai sindaci e – afferma – i passanti sono sempre felici di trovarsi tra le mani i libri antichi, rari o appartenenti alla loro infanzia. Durante la manifestazione nazionale Maggio dei libri organizzo letture pubbliche di estratti e poesie e vedo che la città si accosta simpaticamente alla lettura. Ho questa passione da sempre – continua – sono qua anche quando tira il maestrale, qua con la mia passione. Le passioni non si nascondono».
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