Piazzale Ungheria, il salotto di Palermo finito nel degrado Residenti: «Morte di Aldo è solo il culmine, abbiamo paura»

La morte di Aid Abdellah, per tutti solo Aldo, che ha perso la vita sotto i portici di piazzale Ungheria, accende i riflettori sulle criticità di una zona caduta nel dimenticatoio, abbandonata al degrado nonostante si trovi nel cuore del centro di Palermo, sulla centralissima via Ruggero Settimo, la via dei negozi e poco distante da piazza Politeama. Tra residenti e commercianti in tanti, al di là dell’indignazione per un gesto – la possibile aggressione costata la vita al senzatetto – difficilmente accettabile, interpretano il terribile fatto di cronaca di ieri mattina come il culmine di un declino progressivo che sta travolgendo l’area dei portici di fronte all’ex grattacielo Ina.

Tantissime le saracinesche che rimangono abbassate per non rialzarsi più. Delle attività che un tempo fiorivano rimangono solo le insegne malandate e anche le parti sotterranee, che ospitavano alcuni negozi, sono ormai quasi tutte serrate. «Una zona brutta, di sera si trasforma proprio – racconta Laura, che lavora in un ufficio in zona – Quando usciamo tardi dall’ufficio è brutto». E a farle eco è Marco, l’uomo che ha preso in affidamento il gatto del clochard morto: «Non c’è mai nessuno la sera». «Tutti i giorni c’è una banda di zingari che gira da queste parti – attacca una residente – Se non gli dai qualcosa insultano e maledicono. C’è un problema di sicurezza, a volte ho paura di uscire di casa quando fa buio».

«Qui una volta era il salotto della città – racconta il gestore del B&B sotto i portici, che spesso dava accoglienza ad Aldo – Adesso tutte saracinesche sono chiuse. E i negozi che chiudono non riaprono più, colpa probabilmente dei canoni di affitto eccessivamente alti chiesti dai proprietari degli immobili». Mentre anche il parcheggio di piazzale Ungheria ospita per lo più gente di passaggio e difficilmente ha molto traffico la sera, i portici danno ospitalità a un gran numero di senzatetto. Aldo era solo uno di loro, ma poco distante alcuni si sono organizzati montando dei veri e propri rifugi di fortuna costruiti con delle coperte legate a delle saracinesche di attività ormai dimenticate. E all’accoglienza degli ultimi si presta anche la parte di colonnato che si affaccia su via Mariano Stabile, dove le colonne sono state inglobate da un ponteggio che persiste da mesi. 

E sul tema degli affitti interviene anche il presidente di Confesercenti Palermo, Mario Attinasi. «L’insostenibilità economica parte da questo – dice – dai costi alti, dalla diminuzione delle entrate e dalle troppe tasse. Questa equazione è diventata purtroppo irrisolvibile per le imprese». E ancora: «Sappiamo benissimo che tra i fattori che hanno inciso di più, oltre alla crisi, ci sono l’eccessiva pressione fiscale che grava sulle imprese, l’avvento negli ultimi anni dei centri commerciali e la mancanza di servizi in città come parcheggi e quant’altro che possano favorire i negozi di vicinato, pesano sulle spalle di chi ha un negozio, favoriscono le chiusure e scoraggiano le aperture di nuove attività». 

La soluzione, ancora una volta, è vista nel dialogo tra tutti gli attori coinvolti e nella possibilità che tutti facciano la propria parte, a partire dal Comune. «Come associazione di categoria abbiamo più volte sollecitato le istituzioni e l’amministrazione per cercare di creare le condizioni per fronteggiare i fenomeni molteplici che favoriscono la crisi delle attività commerciali – continua Attinasi – Più volte abbiamo chiesto all’amministrazione comunale la modifica dell’articolo 5 del piano regolatore che favorirebbe l’apertura di grandi marchi anche in città. Grandi marchi che potrebbero permettersi i canoni di affitto e potrebbe favorire anche le attività più piccole. Gli affitti sono insostenibili. Poi c’è da dire che alcune zone sono penalizzate da un degrado da un punto di vista anche estetico. E qui residenti, commercianti e amministrazione comunale dovrebbero fare squadra verso una riqualificazione». 

E il sogno di una completa riconsegna dell’area agli antichi splendori resta comunque abbastanza lontano, nonostante la bontà dei progetti varati da Sala delle Lapidi. «Il piano previsto dal Comune, che vorrebbe la costruzione di un parcheggio multipiano al di sotto dell’attuale area di parcheggio di piazzale Ungheria, con la trasformazione di quest’ultima porzione in area verde – conclude Attinasi – è chiaro che favorirebbe un rilancio economico di tutta la zona. Nel frattempo però bisognerebbe creare qualcosa perché questo progetto penso che partirà tra un paio di anni». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]