Piazza San Cristoforo, un mese dopo La7 Alla manutenzione ci pensa l’elettrauto

Quando le telecamere de L’erba del vicino, format di La7, hanno lasciato Catania, dopo aver riqualificato piazza San Cristoforo, la domanda che tutti si facevano era: «Quanto durerà?». A poco più di un mese di distanza siamo tornati nello spazio alle spalle di via Plebiscito a vedere com’è la situazione. Alcune piante sono secche, nelle aiuole è facile trovare mozziconi di sigarette, cartacce, pezzi di plastica e c’è anche un accendino. «Da quando se n’è andata la tv non è mai venuto nessuno a pulire», denunciano i residenti.

A prendersi cura delle piante è rimasto solo Salvatore Scuderi, l’elettrauto la cui officina si affaccia proprio sulla piazzetta. È lui che, dopo essersi dotato autonomamente di una chiave esagonale adatta, attiva un paio di volte a settimana il sistema di irrigazione. «Altrimenti qua secca tutto – spiega – nessuno mi ha chiesto di farlo, anzi un giorno potrebbe benissimo venire un operaio della Sidra e dirmi che non ho l’autorizzazione necessaria, non mi sorprenderei». Ma nel frattempo se gli agavi, l’aloe, l’asparagus e il banano di piazza San Cristoforo resistono è per merito suo. «Abbiamo messo in funzione l’impianto idrico – replica Marco Morabito, dirigente del Comune che si occupa di tutela e gestione del verde pubblico – ma mancano le risorse economiche per acquistare i pezzi necessari per l’automazione e cioè il programmatore a batterie e le elettrovalvole. Speriamo nei prossimi mesi di riuscire a trovare i fondi per comprarli».

Il Comune aveva promesso di circondare la piazza di dissuasori per evitare che lo spazio diventasse nuovamente un parcheggio. Non ci sono automobili, ma la buona notizia deriva unicamente dall’educazione dei residenti. Perché neanche dei dissuasori promessi c’è traccia. «Era compito del servizio manutenzioni strade – spiega Morabito – evidentemente non sono riusciti a trovarne abbastanza, li solleciteremo nuovamente». Per non parlare dell’illuminazione pubblica. «Gli operai del Comune sono venuti a mettere delle nuove lampadine nei lampioni – racconta un residente – ma mancano le plafoniere, quindi non funzionano». E nel frattempo qualche lampadina è già stata distrutta.

Nell’ultimo periodo, per la manutenzione degli spazi pubblici, il Comune di Catania sta cercando di affidarsi sempre più spesso a sponsor privati. Tentativo fatto anche nel caso di piazza San Cristoforo, ma fino ad ora risultato vano. «Sappiamo che servirebbe un intervento almeno bisettimanale – precisa Morabito – ma con le forze che abbiamo, riusciamo a malapena a farne uno ogni due mesi. Anche se è complicato, speravamo che qualcuno si potesse impegnare non solo davanti alle telecamere, ma anche per la manutenzione ordinaria. Ma non è stato così». Nella speranza che la costanza dell’elettrauto resista fino all’andata in onda del programma, prevista per la prossima primavera. Non resta che apettare l’andata in onda del programma di La7, prevista per la prossima primavera, e godersi la piazza al massimo del suo splendore. La realtà è un’altra cosa.


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«Da quando se n’è andata la tv non è mai venuto nessuno a pulire». Quaranta giorni dopo il restyling della piazzetta nel cuore del popolare quartiere di Catania, grazie anche al programma L'erba del vicino, i residenti denunciano lo stato di abbandono. Nelle aiuole sono tornate cartacce, cicche di sigaretta e plastica. Mentre le piante rischiano di seccare, se non fosse per l'elettrauto che attiva il sistema di irrigazione. «Speravamo che la collaborazione di tanti non si fermasse davanti alla telecamere», replicano dal Comune. Guarda le foto

«Da quando se n’è andata la tv non è mai venuto nessuno a pulire». Quaranta giorni dopo il restyling della piazzetta nel cuore del popolare quartiere di Catania, grazie anche al programma L'erba del vicino, i residenti denunciano lo stato di abbandono. Nelle aiuole sono tornate cartacce, cicche di sigaretta e plastica. Mentre le piante rischiano di seccare, se non fosse per l'elettrauto che attiva il sistema di irrigazione. «Speravamo che la collaborazione di tanti non si fermasse davanti alla telecamere», replicano dal Comune. Guarda le foto

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