Intere aree rimodernate, sovraffollamento diminuito e, finalmente, un bagno e una doccia in una stanza a parte per ogni cella. Sono queste le novità, positive, riscontrate da una delegazione dell'Unione Camere Penali in visita all'istituto penitenziario di Catania. Tra le note dolenti, il riscaldamento mai attivo nonostante sia presente l'impianto
Piazza Lanza, «condizioni migliorate dal 2012» Lo affermano i membri dell’osservatorio carceri
«A Piazza Lanza nel luglio del 2012 la situazione era drammatica e ingestibile. Oggi invece abbiamo trovato sicuramente molti miglioramenti ma c’è ancora molto da fare». Lo ha detto a Catania il responsabile dell’osservatorio carceri dell’Unione delle Camere Penali Riccardo Polidoro al termine di una visita effettuata nel carcere catanese insieme con il procuratore della Repubblica a Catania Giovanni Salvi e ad una delegazione della Camera Penale, presieduta dall’avvocato Enrico Trantino.
«Ci sono dei reparti completamente rimodernati – ha proseguito Polidoro – le celle hanno una stanza a parte per i servizi igienici, ci sono le docce in tutte le celle, mentre questo prima non c’era. Prima c’erano celle con i gabinetti a vista, dove si cucinava in un unico locale. Questo è senz’altro un elemento importante anche perché tra le altre cose è diminuito il sovraffollamento quindi i detenuti possono muoversi in maniera più agevole».
«Certo – ha osservato Polidoro – restano ancora molte criticità, per esempio la mancanza di riscaldamento, soprattutto se si pensa che c’è l’impianto ma che non ci sono le risorse per aggiustarlo e per pagare le bollette. Allora forse l’amministrazione penitenziaria dovrebbe spendere meno da qualche parte e spendere di più per il riscaldamento dei detenuti».
«Abbiamo trovato un buon clima – ha concluso il responsabile dell’osservatorio – e soprattutto mi ha colpito la presenza del Procuratore della Repubblica di Catania Giovanni Salvi al nostro incontro perché per me che mi occupo di carceri da oltre 20 anni è la prima volta che un Procuratore della Repubblica è presente e soprattutto mostri tanto interessamento rispetto all’istituto di pena».