Degrado in piazza Indipendenza, dalla colonna di Porta Nuova, a una buca transennata da diversi giorni fino alle strade dissestate. Lo denuncia l’associazione Comitati Civici che ha scritto al sindaco Leoluca Orlando. L’associazione si è recata in piazza Indipendenza dopo alcune segnalazioni dei cittadini: «Iniziamo da Corso Vittorio Emanuele, attraversiamo sulle strisce pedonali che partono dal ciglio del marciapiede e poi si perdono per strada – riferisce l’associazione – entriamo a Porta Nuova e vediamo una colonna, da tanti anni, avvolta pietosamente con una specie di straccio lercio, si capisce che necessita di lavori di restauro, ma si preferisce lasciarla in queste condizioni di assoluto degrado». «Superando Porta Nuova – proseguono dall’associazione –  ci aspetta un percorso pieno di insidie: la pavimentazione del marciapiede non è come al solito ricoperta di cemento o basolato, ma è rivestito da uno strato di asfalto e ghiaia ormai corrosi dal tempo con parecchie buche e crepe nel bel mezzo del percorso Unesco».

Ma quello dei marciapiedi dissestati non è l’unico problema: «Giungiamo ad uno slargo dove al centro – ripercorre l’associazione  – su un basso palo ad altezza d’uomo si erge un pericoloso scatolone metallico,  più in là resti di panchine di marmo rotto è sparso nei dintorni. Attraversiamo la strada e dove parcheggiano i taxi, alcune basole in marmo e camminandoci sopra barcollano, rischiamo di cadere». 

Un altro problema sono le buche. Al centro della strada «si nota da diversi giorni un transennamento in corrispondenza di una buca, e pensare che la strada è stata asfaltata da poco tempo e presenta già dei problemi. Ci chiediamo – conclude –  perché invece di intervenire in tempi brevissimi e ripristinarla a regola d’arte, si colloca in mezzo ad essa un pericoloso ostacolo visto che quel tratto è uno dei più trafficati della città?». Il primo cittadino, presa visione della segnalazione, ha girato tutto a chi di competenza, sollecitando a «disporre gli interventi richiesti da parte di diverse strutture competenti».