Passa in Consiglio comunale la delibera sul Piano settennale dei rifiuti per il capoluogo etneo. Ventuno i consiglieri presenti, dei quali 14 favorevoli. La delibera adesso sarà trasmessa alla Regione Siciliana e all'Urega che si pronuncerà nel merito del bando
Piano sui rifiuti, c’è approvazione del Consiglio Adesso si aspetta l’avvio della gara d’appalto
L’aula consiliare di Palazzo degli elefanti approva, in una seduta di prosecuzione, la delibera sul
Piano di intervento per il servizio di gestione integrata dei rifiuti dell’ambito di raccolta ottimale (Aro) con 14 sì, cinque astenuti e due contrari. A sostenere la delibera comunale, sotto lo sguardo vigile dell’assessore al ramo Rosario D’Agata, il gruppo Con Bianco per Catania e i residui di Articolo 4. Spicca il no del partito Grande Catania i cui consiglieri rimangono seduti sui propri scranni per mantenere il numero legale minimo, accanto ai colleghi di Catania Futura. Tutti i consiglieri hanno partecipato attivamente alla fase relativa alla discussione degli emendamenti, alcuni dei quali sono stati integrati nell’atto dall’amministrazione stessa. Un buon numero dei quali reca come prima firma quella del consigliere Sebastiano Arcidiacono. «Il metodo paga: il fatto di avere lavorato accanto alle associazioni dà un volto diverso alla delibera perché – dichiara il politico – così c’è partecipazione, coinvolgimento e si guarda al futuro».
Molti gli emendamenti approvati. Tra quelli più qualificanti figura la disciplinare per la concessione del
marchio di eco-attività ai locali che scelgono di usare materiale di riciclo. Una proposta che, attraverso un sistema a punti, permette agli imprenditori di pagare meno tasse sui rifiuti. Accanto a questo emendamento ne viene approvato uno che prevede la dotazione da parte del Comune di Catania delle figure dei facilitatori e controllori volontari sul conferimento dei rifiuti, mentre incassa il sì dell’aula anche la proposta di chiedere alla ditta provinciale di conferimento dei rifiuti organici di realizzare un impianto di biometano. Una struttura, quest’ultima, che si stima possa produrre circa 14 milioni di chili di metano all’anno.
«Attendiamo il prima possibile l’indizione del bando. Secondo quanto abbiamo appreso, gli emendamenti che abbiamo presentato – e che l’amministrazione ha accolto – sono passati. Ci aspettiamo un appalto che sia finalmente in grado di farci raggiungere i risultati di recupero e differenziata che ritardiamo da anni e che attendiamo di perseguire. Che premi i cittadini virtuosi e che punisca quelli che non differenziano. Un bando che definisca in modo chiaro qual è il recinto entro il quale i privati dovranno muoversi: siano chiari i confini dai quali derivano le sanzioni. Il Comune deve fare il Comune e deve controllare», commentano Mirko Viola (CittàInsieme) e Daniele Drago (componente del direttivo di Rifiuti zero Sicilia). Il Piano, incassata l’approvazione del Consiglio, deve essere valutato dalla Regione e dall’Urega, che dovrà dare il benestare alla gara d’appalto. I tempi, però, sono lunghi. E potrebbe essere necessaria una nuova proroga del contratto all’Ipi-Oikos in scadenza il 30 giugno.