Tutto da rifare. Il presidente della Regione ha deciso di bloccare il piano che avrebbe dovuto assegnare 2mila tirocini retribuiti ad altrettanti giovani siciliani. Lo stop arriva dopo il fallimento del secondo click day del 5 agosto. Secondo i dati forniti dalla società informatica Sicilia e Servizi, solo il 46 per cento degli utenti sono riusciti ad accedere
Piano Giovani, azzerati i tirocini assegnati Crocetta: «Rifaremo le selezioni a settembre»
Punto e a capo. Dopo la valanga di polemiche, le minacce di ricorsi e di esposti in Procura, il Governo regionale ha fatto retromarcia: i 1.600 tirocini del Piano Giovani, attribuiti a luglio e agosto, saranno revocati. La decisione era nellaria. La disastrosa esperienza del click day dello scorso 5 agosto non lasciava spazio ad altre soluzioni. E, così, nonostante i primi tentennamenti e il tentativo di scaricabarile (lassessore alla Formazione, Nelli Scilabra, ha tentato di attribuire le colpe alla dirigente Annarosa Corsello) il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, come scrive stamattina il quotidiano La Repubblica, ha sciolto ogni riserva: «Azzeriamo tutto e rifacciamo la selezioni con un altro meccanismo che non veda premiante soltanto il tempo, cioè chi prima si collega al sito», ha detto il governatore.
Tutto da rifare dunque, anche se «il Piano giovani va avanti – conferma Crocetta – quello dei tirocini era soltanto una parte dell’iniziativa e comunque ripeteremo l’assegnazione entro settembre, ai ragazzi prometto che questo piano creato per loro non si fermerà». A convincere il presidente, secondo una opinione diffusa, sarebbe stata la relazione di Sicilia e Servizi, la società informatica regionale guidata da Antonio Ingroia. Che, in realtà, ha confermato quanto già si sapeva. Ovvero che, il sito messo in piedi per laccesso alle domande, faceva acqua da tutte le parti: «Solo il 46 per cento dell’utenza che ha tentato di accedere ha potuto concorrere all’aggiudicazione delle prime 800 posizioni premiate il 5 agosto, mentre il restante 54 per cento non ha avuto la stessa pari opportunità». E ancora: «Non può sottacersi che, – si legge sempre nella relazione di Ingroia – a parere della scrivente società, vi è stato un errore nell’analisi e nella modellizzazione del processo, nella misura in cui il fornitore non ha tenuto conto, così come avrebbe dovuto, del fattore tempo e dei comportamenti parossistici dell’utenza».
Carenze tecniche, dunque, che avrebbero consentito anche laccesso ripetuto da parte di uno stesso utente. Di questi problemi si erano accorti subito gli stessi aspiranti tirocinanti che non erano riusciti ad accedere al sito o a compilare la domanda. Non a caso, hanno protestato sin da subito non solo sul web, ma anche con sit-in davanti alla sede dellassessorato alla Formazione. Una protesta che ha raggiunto lobiettivo: come avevano chiesto gli under 35, il Governo ha sospeso tutto. Se sia stata la relazione di Ingroia, o lo spauracchio di una indagine da parte della magistratura e non solo contabile, non è dato sapere. Così come al momento non sappiamo con quali modalità il Governo regionale intenda ripetere la selezione.
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