Piano di rientro, il consiglio comunale approva la modifica Resta l’incertezza su una delle coperture per il 2015

Il consiglio comunale ha approvato la modifica al piano di rientro del Comune di Catania, dando voto favorevole alla proposta avanzata dalla giunta per la copertura agli interessi del prestito statale. Quest’anno andavano trovati 3 milioni e 800mila euro. E’ solo la prima rata dei 73 milioni che rappresentano gli interessi per l’anticipo da 196 milioni di euro che la Cassa depositi e prestiti ha concesso al Comune. Soldi arrivati ai piedi dell’Etna grazie all’adesione al decreto legge 75 e che serviranno a pagare i debiti scaduti. 

Il consiglio è stato convocato con urgenza perché la modifica al piano andava approvata entro il 31 dicembre. In aula si sono presentati in 23 (su 45), alla fine i voti favorevoli sono stati 14, 9 gli astenuti, nessun contrario. Passa dunque la proposta dell’assessore al Bilancio Giuseppe Girlando che individua le due voci da cui ricavare i 3 milioni e 800mila euro necessari per il 2015. Primo punto è il risparmio sulle spese d’affitto e di manutenzione per gli uffici giudiziari. Fino a ora è stato il Comune ad anticipare i canoni, vedendosene poi restituire dal Ministero solo una parte. Il ddl Stabilità del governo Renzi prevede che dal 1 settembre del 2015 non sia più così. 

Secondo capitolo da cui attingere le risorse, ancora però non del tutto sicuro, è la valorizzazione della rete del gas da cui la giunta Bianco confida di ricavare 1 milione e 800mila euro. Tuttavia, manca ancora la risposta dell’ente competente: l’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Dettaglio non da poco che viene sottolineato anche nel parere dei revisori dei conti. Su questo punto è lo stesso Girlando a precisare che «in sede di bilancio preventivo inseriremo le somme precise ricavate dalla valorizzazione della rete del gas. Se l’autorità garante darà risposta negativa – continua – ci sarà un problema solo per il primo semestre del 2015, ma troveremo una copertura». Quale sia l’eventuale paracadute a cui pensa l’amministrazione, però, non è ancora dato sapere

Il parere dei revisori dei conti – i quali hanno dato via libera alla delibera ma solo «in linea teorica» – è stato al centro del breve dibattito dei consiglieri. «E’ una particolarità su cui è bene fare chiarezza», afferma il capogruppo di Area Centro Destra Manlio Messina. «Una dicitura non usuale», rincara la dose Sebastiano Arcidiacono, di Articolo 4, che rimprovera ai revisori «una presa di distanza rispetto a responsabilità da assumere con maggiore chiarezza». Il riferimento è al fatto che nel parere i contabili precisano che servirà un ulteriore passaggio alla Corte dei Conti regionale per dare la definitiva convalida alla delibera. 

A rispondere in aula è il presidente dei revisori, Natale Strano: «Abbiamo precisato che l’iter proposto dalla giunta è regolarmente percorribile ma in linea teorica solo perché deve trovare successiva validazione da parte degli organi ministeriali e della Corte dei Conti. Ci siamo limitati a inserire i vari step che sono di natura obbligatoria». 

Nessuna sorpresa quindi dall’ultima breve seduta del consiglio comunale. Termine che l’assessore Girlando riprende per tranquillizzare l’assemblea: «I conti del Comune non sono suscettibili di debiti fuori bilancio futuri, non c’è spazio per sorprese», conclude. 


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Via libera dell'assemblea alla proposta della giunta per trovare i 3 milioni e 800mila euro che serviranno a pagare gli interessi di un anno sul prestito statale da 196 milioni. Si aspetta tuttavia la risposta dell'Autorità competente per la valorizzazione della rete del gas. «Se non sarà positiva, troveremo un'altra copertura», spiega in aula l'assessore al Bilancio

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