La Sicilia, dopo la Basilicata, è la regione con meno lettori. Un dato che porta le grandi case editrici e i distributori a «scavare un solco tra nord e sud – spiega Filippo Nicosia, editor e addetto stampa di origini messinesi – È una legge cieca del mercato, ma questo non significa che non ci sia voglia di cultura. Anzi!». Dalla voglia di sovvertire l’immobilismo di un settore poco coraggioso nasce l’idea di Pianissimo, un viaggio che porterà i libri letteralmente su strada per fare incontrare chi sta da entrambe le parti di un volume. Dal 9 agosto al 2 settembre Nicosia girerà l’isola a bordo di un furgone Fiat 900 trasformato appositamente in libreria. I numeri parlano di una disparità pesantissima negli investimenti culturali nel meridione. «Perché non fare qualcosa per far cambiare le cose? – si chiede – Laddove non c’è qualcosa, è lì che bisogna investire», continua con entusiasmo l’editor. «Quello che viene imposta oggi è una mono-offerta di lettura. Serve il coraggio di cambiare il modello».
Un impegno pesante, «un’idea dalle potenzialità devastante», ma che non prende sul serio se stessa. «Si tratta sempre di un viaggio a cassone». Le parole chiave sono quindi «passione e divertimento. In partenza c’è lo spirito di guastare le feste, lanciare una provocazione», prosegue Nicosia. Che svela anche come il nome Pianissimo sia un omaggio alla prima raccolta del poeta Camillo Sbarbaro. «È dimostrato che il modello piano funziona. Basta pensare allo slow food». Perché, dunque, non applicarlo anche al mondo della lettura?
Ogni tappa sarà l’occasione per «parlare di libri, condividere le letture, contagiare». Un termine non scelto a caso, visto che Pianissimo si è diffuso rapidamente in tutti gli angoli della Sicilia, costringendo gli organizzatori a dover escludere a malincuore delle tappe. «Più ne parlavo – continua l’ideatore – più si moltiplicavano le richieste». Ad accompagnare Filippo Nicosia e i suoi collaboratori un gruppo di scrittori – tra i quali Nadia Terranova, Marilena Renda, Farid Adly, Francesco Musolino – e 32 case editrici indipendenti pronte a scommettere sulla voglia di cultura in Sicilia. Il modello secondo il quale gli artisti si mantengono a distanza dai propri lettori viene ribaltato, «protagonista è chi accoglie Pianissimo», stabilendo un rapporto paritario e di interazione. Alla base del progetto c’è la voglia «di capire e ascoltare». Attraverso il sito e i social network «racconteremo una Sicilia che da un po’ di tempo nessuno racconta più», conclude Nicosia.
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