I militari della Comapgnia di Marsala hanno fatto irruzione in un immobile della zona Chianu Parrini. A essere fermati sono stati Lorenzo Lupo, Accursio Amato e Angelo Barraco. La casa era stata presa in affitto, con il proprietario che ha dichiarato di non essere stato a conoscenza di quanto accadeva dentro
Petrosino, nascondevano in casa 45 chili di marijuana Tre persone arrestate, carabinieri insospettiti dall’odore
I Carabinieri della Compagnia di Marsala, hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, Lorenzo Lupo, mazarese classe ‘88, Accursio Amato petrosileno classe ’90 e Angelo Barraco, marsalese di 26 anni, a causa del rinvenimento di ben 45 chilogrammi di stupefacente del tipo marijuana.
Nello specifico, nel pomeriggio di lunedì, i militari della Stazione Carabinieri di Petrosino, nell’eseguire uno specifico servizio antidroga finalizzato al contrasto della detenzione e del commercio illecito di sostanze stupefacenti, giungevano nei pressi di Chianu Parrini, zona situata nell’agro del comune di Petrosino, quando, improvvisamente percepivano un forte odore acre –riconducibile a quello della marijuana in essicazione – provenire da una specifica abitazione del piccolo agglomerato urbano. Sotto la direzione del Luogotenente Nazareno Summa, immediatamente insospettiti dal fortissimo olezzo, i militari della Stazione decidevano di circondare la casa e, sentendo delle voci provenire dall’interno, di farvi immediatamente irruzione per effettuare una perquisizione domiciliare e verificare cosa si celasse in quei locali.
Lo scenario che si presentava agli occhi dei Carabinieri era il seguente: l’immobile, con una superficie di circa 50 mq, era completamente adibito a deposito di stupefacenti, con piante di marijuana stese ad essiccare su alcuni fili di ferro, in tutte le stanze che componevano lo stabile. Il laboratorio, completo di materiale per il confezionamento e la pesatura della sostanza, era stato appositamente selezionato dai tre malviventi che, non più di una settimana fa, hanno preso in affitto l’abitazione in questione, da un anziano signore della zona, ignaro dell’utilizzo illecito che la propria casa avrebbe avuto di li a poco.
L’ingente quantitativo di stupefacente rinvenuto, ancora in fase di lavorazione, lascia ovviamente escludere l’utilizzo personale e permette agli inquirenti di affermare che tale sostanza era quasi pronta per essere immessa nel mercato illecito della droga,procurando ai tre malfattori un guadagno di oltre 100 mila euro e perfezionando così l’ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Vani sono stati i tentativi di fuga di due dei tre malfattori, che venivano immediatamente fermati e condotti presso la Stazione Carabinieri di Petrosino dove, all’esito degli accertamenti svolti sul loro conto, venivano dichiarati in arresto.
L’A.G. Lylibetana, condividendo pienamente le risultanze investigative dei militari dell’Arma e valutando la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico degli autori, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, disponeva per il Barraco e l’Amato, la detenzione domiciliare presso le rispettive abitazioni, mentre per il Lupo, l’obbligo di dimora nel comune di Mazara del Vallo, ove lo stesso risiede.
Il confezionamento di un quantitativo tanto rilevante di stupefacente – al momento sottoposto a sequestro ed in attesa di essere analizzato e distrutto – avrebbe senza alcun dubbio alimentato il mercato illecito della droga, raggiungendo un numero indefinito di consumatori, con serie ricadute sulla salute e la sicurezza pubblica. Il tempestivo intervento dei Carabinieri della Compagnia di Marsala, a pochi giorni dall’importante arresto di Montagna Francesca per la detenzione di 57 dosi di eroina, ha permesso di scongiurare il fiorire di una nuova piazza di spaccio sul territorio ed evitare l’iperbolico arricchimento di chi gestisce tali traffici.
(Fonte: Compagnia dei carabinieri di Marsala)