La serranda della stanza di Gaspare Giacalone martedì notte è stata bucata due volte. «Magari fosse la prima volta - racconta il primo cittadino - negli ultimi mesi abbiamo avuto una finestra del Comune incendiata, diverse lettere anonime, mi hanno pure rubato la fascia tricolore che tenevo nel mio ufficio»
Petrosino, colpi di fucile contro stanza del sindaco «Non è la prima intimidazione, ma andiamo avanti»
«Continua l’escalation. Due colpi di fucile ad aria compressa sparati alla finestra della mia stanza al municipio. Se occorre dare un risposta, eccola: andiamo avanti!». Così Gaspare Giacalone, il sindaco di Petrosino, Comune del Trapanese, comunica l’ultima intimidazione subita. La serranda del suo ufficio bucata due volte. «Presumibilmente – spiega a MeridioNews il primo cittadino – è successo martedì sera mentre eravamo in consiglio comunale. Ho aspettato a renderlo noto perché nel frattempo ho avuto un confronto con gli inquirenti».
Un episodio isolato? «Magari fosse la prima volta – continua – negli ultimi mesi abbiamo avuto una finestra del Comune incendiata, diverse lettere anonime, mi hanno pure rubato la fascia tricolore che tenevo nella mia stanza». Giacalone non sa dire quale provvedimento possa aver dato fastidio. Di temi scottanti in ballo ce ne sono tanti nel Comune trapanese. «C’è l’imbarazzo della scelta – spiega – il fronte dei rifiuti è sempre aperto: a fine estate, in piena emergenza e di fronte alle ordinanze della Regione, ho detto pubblicamente che non avrei conferito in discariche private e ho invitato gli altri amministratori a fare altrettanto». Oggi la spazzatura raccolta a Petrosino finisce nell’impianto di Trapani, gestito dalla Trapani Servizi, società gestita dal Comune.
Giacalone passa in rassegna gli altri nodi affrontati durante la sua sindacatura. «Ho bloccato il progetto di un parco eolico a mare, a due miglia dalla costa – continua – uno scempio unico in Italia e abbiamo messo dei paletti proprio sull’energia eolica, indicando quali aree del nostro territorio non devono essere interessate da altre pale, e invece incentivando l’eolico domestico e aziendale». Spetta adesso agli investigatori capire se l’ultimo episodio è collegabile alle precedenti intimidazioni e se è da ricondurre all’attività dell’amministrazione.
Nei confronti del primo cittadino è arrivata una dichiarazione ufficiale di Anci Sicilia. «Esprimiamo la nostra piena solidarietà al sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, per il vile atto intimidatorio subito nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali – dicono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’associazione -. Assistiamo, purtroppo, a una escalation di atti intimidatori contro gli amministratori locali dell’Isola che vengono colpiti per il loro quotidiano impegno in favore delle comunità, mettendo a repentaglio la propria incolumità personale e quella della proprie famiglie e, a causa dei tagli indiscriminati ai trasferimenti nazionali e regionali – sottolinea l’Anci – sono costretti a cercare soluzioni alle tante problematiche che attanagliano i comuni senza le necessarie risorse».